L’anno scorso Malta ha registrato il quarto tasso di occupazione più alto nell’UE per i neolaureati, secondo i dati dell’Istituto europeo di statistica.
Nel 2022, il 91% dei neolaureati di età compresa tra i 20 e i 34 anni aveva un lavoro, secondo i dati. È stato il quarto più alto nell’UE e il quinto in assoluto tra i 30 Paesi elencati.
È stato anche superiore alla media dell’UE di nove punti percentuali.
I tassi di occupazione dei laureati sono stati più alti in Lussemburgo e nei Paesi Bassi, che hanno ottenuto entrambi il 93%, mentre Germania e Islanda hanno raggiunto un tasso del 92%.
I tassi più bassi sono stati registrati in Italia (65%), Grecia (66%) e Romania (70%).
I laureati sono stati definiti come coloro che hanno completato l’istruzione secondaria superiore e oltre, compresi quelli che hanno completato il sesto modulo, l’istituto professionale o i corsi universitari.
Le persone incluse dovevano essersi diplomate negli ultimi tre anni e non essere impegnate in ulteriori studi.
Il tasso di occupazione dei laureati maltesi è stato particolarmente elevato, a pari merito con la Germania (94%). Solo i laureati in Ungheria e Lettonia hanno registrato tassi di occupazione più elevati, pari al 95%.
Malta sembra avere più difficoltà a trovare lavoro per i suoi laureati professionali, con un tasso di occupazione dell’84 che la colloca al 12° posto tra i Paesi valutati dall’Eurostat: immediatamente sopra Portogallo, Polonia e Finlandia, ma sotto Austria, Cechia e Svizzera.
In tutto il blocco, il tasso medio di occupazione dei neolaureati è stato dell’82%, il più alto dal 2014, secondo Eurostat.
“Dal 2014 al 2022, il tasso di occupazione di questo gruppo è aumentato di 7 punti percentuali, mostrando una costante tendenza all’aumento interrotta solo dalla pandemia COVID-19“, ha dichiarato Eurostat.
“Il tasso di occupazione nel 2022 segnerà un nuovo picco, superando il precedente massimo dell’81% raggiunto nel 2018. Un tasso che era rimasto invariato nel 2019“, ha dichiarato.
Lavoratori troppo qualificati
A ottobre, l’NSO ha rilevato che più della metà dei lavoratori maltesi è sovra o sotto-qualificata per il proprio lavoro.
Del 54% le cui qualifiche non corrispondevano alla loro posizione, poco più del 35% era sovra-istruito, mentre il 19% non aveva le competenze o il livello di istruzione adeguati.
Nel frattempo, il rapporto ha rilevato che il “tasso di sovraqualificazione” a Malta è salito dal 12% nel 2012 al 20% nel 2021, con le donne che hanno maggiori probabilità di essere sovraqualificate per i loro ruoli rispetto alle loro controparti maschili di 10 punti percentuali.
Anche i lavoratori stranieri hanno 20 punti percentuali in più di probabilità di essere sovraqualificati rispetto ai lavoratori maltesi, secondo il rapporto.
