Il tassista che ha investito un pedone a 110 km/h, causandogli gravi lesioni che gli hanno cambiato la vita, è stato condannato oggi a un divieto di guida di tre anni e a una pena detentiva di un anno.
Il pedone, Moira Cachia, una direttrice di banca di 50 anni, stava attraversando il lungomare di Gzira su un passaggio pedonale quando è stata investita da un’auto Peugeot la sera del 16 settembre 2016.
L’auto era guidata ad alta velocità da Renald Aquilina, allora 27enne.
La donna è stata sbalzata in aria e ha superato la striscia centrale, atterrando sull’altro lato della strada.
La donna non ha potuto testimoniare in tribunale e il marito ha descritto come la sua vita sia cambiata. Ha sofferto di perdita di memoria a breve termine e si è sottoposta a terapia logopedica. Non riusciva più a scrivere e stava reimparando a mangiare e ad andare in bagno da sola. Non aveva potuto riprendere il suo lavoro di direttrice di banca. La banca aveva collaborato assegnandole una posizione inferiore.
Il magistrato Yana Micallef Stafrace ha giudicato Aquilina colpevole di aver causato lesioni gravi attraverso una guida pericolosa e spericolata in un centro abitato. Ha osservato che, a causa della sua velocità, Aquilina non ha potuto vedere il conducente “a vista”.
La corte ha anche sentito che è stato raggiunto un accordo tra la famiglia della vittima e l’assicurazione dell’automobilista.
Ad Aquilina è stato anche ordinato di pagare una multa di 1.683 euro e di essere sottoposto a un trattamento di tre anni per la tossicodipendenza.
