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Scalfarotto: “È inaccettabile che i Pride abbiano un problema con la stella di David”

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In un articolo apparso sul «Foglio» il 2 luglio 2024, Ivan Scalfarotto ha criticato apertamente l’atteggiamento di alcuni organizzatori dei Pride verso la comunità ebraica e la simbologia israeliana. Definendolo il “paradosso del Pride”, Scalfarotto ha evidenziato come manifestazioni dedicate alla parità, ai diritti e all’inclusione delle persone LGBTQ+ possano talvolta risultare escludenti verso specifici gruppi.

Scalfarotto ha menzionato episodi avvenuti a New York, dove sostenitori della causa palestinese hanno ostacolato la marcia arcobaleno, e in Italia, dove gruppi ebraici LGBTQ+ hanno evitato di partecipare ai Pride per paura di essere contestati o aggrediti. In particolare, ha citato il caso del Pride di Bergamo, i cui organizzatori hanno espressamente vietato bandiere israeliane o simboli associati allo Stato di Israele, considerato l’unico Paese in Medio Oriente che garantisce diritti, parità e dignità alle persone LGBTQ+.

“È paradossale,” ha affermato Scalfarotto, “che le stesse manifestazioni che dovrebbero promuovere inclusione e sicurezza per tutti respingano la simbologia di un Paese che incarna proprio quei valori di libertà e protezione per la comunità LGBTQ+.” Ha sottolineato la situazione drammatica delle persone omosessuali in Iran e nei territori governati dai suoi alleati, come Gaza, dove l’omosessualità può essere punita con la morte.

L’intervento di Scalfarotto ha acceso un dibattito sull’inclusività all’interno dei movimenti LGBTQ+ e su come bilanciare le diverse sensibilità politiche e culturali, mantenendo il focus sulla difesa dei diritti umani universali.

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