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“Morti sul lavoro: Dietro i freddi numeri, volti e famiglie”

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Dietro le statistiche agghiaccianti dei morti sul lavoro ci sono storie di persone reali, volti e famiglie spezzate dal dolore. Questo è il messaggio potente che il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha voluto trasmettere in una commovente lettera indirizzata a Walter Rizzetto, Presidente della Commissione Lavoro della Camera, in occasione della cerimonia di commemorazione delle vittime sul lavoro.

Un grido di dolore e di speranza

“Gentile Presidente, caro Walter, sono grata a te e alla Commissione Lavoro, di cui in passato mi onoro di aver fatto parte, per aver promosso questa cerimonia di commemorazione delle vittime sul lavoro,” ha scritto Meloni, esprimendo rammarico per la sua assenza fisica ma confermando il suo impegno emotivo e politico. Rivolgendo un saluto ai familiari delle vittime presenti, Meloni ha sottolineato l’importanza delle testimonianze: “Grazie di cuore per ciò che vorrete condividere nel corso della cerimonia, perché ciò che farete non è un rito scontato o inutile. È qualcosa di estremamente prezioso.”

Azioni concrete e impegno del governo

Meloni ha dettagliato le misure adottate dal governo per migliorare la sicurezza sul lavoro, evidenziando l’assunzione di 1600 ispettori per raddoppiare le ispezioni nel 2024 e l’introduzione della “patente a crediti” per le imprese. Questi provvedimenti mirano a garantire una maggiore conformità alle norme di sicurezza e a punire severamente chi le viola. “Siamo intervenuti anche sul piano delle sanzioni, sia amministrative che penali. Abbiamo reintrodotto il reato penale di somministrazione illecita di lavoro,” ha dichiarato, rafforzando l’impegno del governo nella lotta contro le pratiche lavorative illecite.

Educazione e prevenzione: pilastri del cambiamento

Non solo repressione, ma anche prevenzione ed educazione. Meloni ha parlato della decisione dell’Inail di raddoppiare i fondi per aumentare i livelli di sicurezza sul lavoro, destinando oltre un miliardo e mezzo di euro per il 2024. Ha anche enfatizzato l’importanza di portare la cultura della sicurezza nelle scuole, per formare cittadini consapevoli dei loro diritti e doveri. “La sicurezza sul lavoro non è un costo, ma un diritto di ogni lavoratore. E il governo continuerà a profondere il suo massimo impegno per garantirlo” ha concluso Meloni, citando le parole di Papa Francesco per sottolineare l’urgenza e la necessità di agire prima che sia troppo tardi.

Questa cerimonia e le parole di Meloni ci ricordano che dietro ogni numero c’è una vita spezzata e che la sicurezza sul lavoro deve essere una priorità assoluta per tutti, dalle istituzioni ai datori di lavoro, fino a ogni singolo cittadino.

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