Il Consiglio dei Ministri si è tenuto ieri nel comune italiano di Cutro, località crotonese che ha assistito alla strage dei migranti la notte compresa tra il 25 e il 26 febbraio scorso. Nei giorni successivi al grande naufragio, la premier Giorgia Meloni ha affermato più volte la necessità di inasprire le pene ai trafficanti di esseri umani e ai cosiddetti scafisti. Se i trafficanti sono coloro che organizzano i viaggi via mare dei migranti, gli scafisti
guidano i gommoni o le imbarcazioni su cui i migranti arrivano in Italia.
Oggetto del Consiglio dei Ministri è stato proprio il decreto migranti, nella cui bozza troviamo pene carcerarie
fino a 30 anni per i trafficanti e scafisti che provocano la morte di più persone.
Il Testo unico sulle immigrazioni
, approvato nel 1998 e ancora in vigore, prevede pene dai 5 anni ai 15 anni di reclusione volte a chiunque:
L’esecutivo è determinato a sconfiggere con il pugno di ferro la tratta degli esseri umani che ha causato la tragedia di Cutro, così ha affermato la premier nella sede del Cdm nella giornata di ieri, auspicando maggiore fermezza sul tema. Infatti, impegno del governo è combattere la tratta degli scafisti e quella che viene denominata la schiavitù del terzo millennio
, rappresentata dalle organizzazioni criminali dei trafficanti e scafisti.
Il decreto migranti introduce così una nuova fattispecie di reato relativa alla morte o alle lesioni gravi
di esseri umani come conseguenza non voluta del traffico di clandestini. La pena è portata al massimo, afferma il Ministro dell Giustizia Nordio, dai 20 ai 30 anni. La pretesa punitiva viene allargata anche in casi di naufragi avvenuti in acque extra-nazionali, le cui imbarcazione siano dirette verso l’Italia.
Altre norme del decreto sono sulla semplificazione delle procedure di espulsione, norme sul potenziamento dei centri di permanenza finalizzati al rimpatrio, norme per intervenire nei casi di gestione opaca dei centri dei migranti. Per quanto riguarda i decreti flussi, che consentono l’ingresso di immigrati regolari nel mondo del lavoro, saranno triennali e verranno aumentate le quote.
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SOCCORSO MARITTIMOAL CENTRO DEL DIBATTITO
Nei giorni seguenti al 26 febbraio, si è dibattuto a lungo sul ruolo che abbia avuto l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera nella tragedia di Cutro. Alle accuse di negligenza
rivolte a Frontex, la commissaria UE Ylva Johansson aveva già risposto affermando che l’agenzia fosse presente in Italia e che avesse fatto tutto ciò di cui era in potere.
Nella Conferenza stampa successiva al Cdm, la premier Meloni ritorna sull’argomento descrivendo la dinamica dell’incidente
: “La nave era in navigazione da tre giorni, lungo i quali non ha mai avuto alcun problema. È arrivata davanti le coste calabresi a circa 40 metri e non ci sarebbe potuta essere alcuna segnalazione circa un possibile naufragio perchè la navigazione, appunto, era andata bene”.
La premier afferma che il fatto scatenante del naufragio sia stato che i migranti abbiano atteso di notte e al largo
il momento propizio per sbarcare per non essere intercettati dalle autorità preposte italiane, in quanto trafficanti criminali. “In quel frangente, l’imbarcazione si è incagliata ed è successo il peggio”.
“La segnalazione che fa Frontex è di polizia, non di salvataggio” afferma la Meloni, la quale tuttavia non nasconde un interrogativo
circa il motivo per il quale lo stesso Forex abbia notificato la presenza di una barca solo dopo 3 giorni di navigazione e prossimità di acque italiane.