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La Grecia continua le ricerche per trovare sopravvissuti al naufragio

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Stamani i soccorritori greci hanno setacciato il Mar Ionio alla ricerca di sopravvissuti, un giorno dopo che un peschereccio sovraccarico di migranti si è rovesciato ed è affondato, uccidendo almeno 78 persone, con il timore che il bilancio possa arrivare a centinaia.

Mentre i parenti nei Paesi d’origine dei migranti cercavano freneticamente informazioni sui loro cari, la guardia costiera ha dichiarato che finora sono stati recuperati 78 corpi e salvate 104 persone dal mare.

Ma potrebbero mancare all’appello altre centinaia di persone, a giudicare dalle testimonianze dei sopravvissuti e dal fatto che non sono ancora stati tratti in salvo donne e bambini.

Molti sono sotto shock e preoccupati per le persone con cui viaggiavano, famiglie o amici.

Le fotografie distribuite dalla guardia costiera mostrano una barca blu arrugginita con decine di persone stipate sul ponte.

“Era come una nave abbandonata… non abbiamo visto salvagenti o giubbotti di salvataggio né sui migranti né sulla barca”, ha detto il soccorritore locale Constantinos Vlachonikolos alla radio Proto Programma. Non abbiamo mai visto nulla di simile prima d’ora”

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Due motovedette, una fregata della marina, tre elicotteri e altre nove navi stavano perlustrando le acque a ovest della penisola del Peloponneso, una delle zone più profonde del Mediterraneo, ha dichiarato all’AFP una portavoce della guardia costiera.

Interrogativi sul salvataggio

La guardia costiera ha dichiarato che un aereo di sorveglianza dell’agenzia europea Frontex ha avvistato l’imbarcazione martedì pomeriggio, ma che i passeggeri hanno “rifiutato qualsiasi aiuto”.

Il motore dell’imbarcazione ha ceduto poco prima delle 23.00 GMT di martedì e l’imbarcazione si è poi rovesciata, ha dichiarato Siakantaris, affondando in circa 10-15 minuti.

Le autorità hanno detto che i migranti erano partiti dalla Libia e si stavano dirigendo verso l’Italia.

I sopravvissuti, provenienti principalmente da Siria, Egitto e Pakistan, sono per il momento ospitati in un magazzino portuale. Saranno interrogati dai funzionari greci, che stanno cercando tra loro eventuali contrabbandieri.

Il ministro dell’Immigrazione Daniel Esdras ha dichiarato all’ERT che i sopravvissuti saranno portati al campo migranti di Malakasa, vicino ad Atene, entro domani.

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La Grecia esaminerà le loro richieste di asilo, ma coloro che non hanno diritto alla protezione saranno rimandati a casa.

Insieme all’Italia e alla Spagna, la Grecia è stata uno dei principali punti di approdo per decine di migliaia di persone che cercano di raggiungere l’Europa dall’Africa e dal Medio Oriente.

La peggiore tragedia di migranti in Grecia risale al giugno 2016, quando almeno 320 persone sono state dichiarate morte o disperse in un naufragio vicino a Creta, secondo i dati dell’AFP che risalgono al 1993.

Il peggior disastro del Mediterraneo in generale risale all’aprile 2015, quando tra gli 800 e i 900 migranti morirono su un peschereccio che affondò in vista di un mercantile portoghese di salvataggio.