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Tecnologia

Il maltese è in pericolo? La corsa digitale lo sta lasciando indietro

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La lingua maltese si trova in fondo alla classifica tra tutte le lingue europee per quanto riguarda il supporto digitale. Sì, hai capito bene! Proprio nel cuore di un mondo digitale sempre più avanzato, il maltese resta indietro, lasciando i suoi parlanti in una situazione svantaggiata.

La lingua non è solo un mezzo per comunicare; è lo strumento con cui diamo forma ai nostri pensieri, condividiamo le nostre emozioni e impariamo cose nuove. E mentre molte specie usano forme di linguaggio, solo l’uomo ha creato la scrittura. Un salto evolutivo senza precedenti che ha permesso alla nostra specie di tramandare conoscenze e scoperte alle future generazioni.

Ma attenzione: il modo in cui scriviamo, ciò che scriviamo e persino il supporto su cui lo facciamo è cambiato drasticamente nel corso del tempo . Dai graffiti sulle pareti delle caverne alla carta, fino alla rivoluzione digitale che ha visto un’esplosione di dati senza precedenti, oggi viviamo in un’epoca in cui la mole di informazioni registrate online cresce a ritmi vertiginosi.

Anche la forma della scrittura ha subito trasformazioni incredibili, tanto che i creatori di contenuti devono impegnarsi sempre più per catturare l’attenzione dei lettori in un mondo digitale ipercompetitivo. A Malta, dove convivono due lingue, il maltese e l’inglese, ci troviamo di fronte a un dilemma: su quale piattaforma comunicare e, soprattutto, in quale lingua?

Ecco il punto: un recente sondaggio ha rivelato che più del 57% delle persone preferisce scrivere e-mail in inglese, piuttosto che in maltese. Ma perché questa scelta? Il problema principale è la carenza di strumenti digitali per scrivere in maltese!

Negli ultimi anni, la tecnologia linguistica ha fatto passi da gigante, ma indovina un po’? Questi progressi si sono concentrati quasi esclusivamente sull’inglese, la lingua più parlata al mondo. Questo ha creato una domanda che ha spinto ulteriormente lo sviluppo tecnologico per l’inglese, lasciando indietro il maltese.

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E poiché il maltese non è così diffuso, resta all’ombra del progresso tecnologico linguistico . Un esempio lampante? Se confrontiamo gli strumenti disponibili per imparare l’inglese con quelli per il maltese, ci troviamo davanti a un abisso.

L’urgenza di investire nello sviluppo di strumenti digitali per il maltese è stata sottolineata dal Progetto di Uguaglianza Linguistica Europea  (LC-01641480), che ha permesso ai paesi di fare il punto sulle risorse disponibili per le proprie lingue.

Il verdetto? Tra tutte le lingue ufficiali europee, il maltese è quello con meno risorse. E non è tutto: se guardiamo ai gruppi di lingue a bassa risorsa, il maltese ha a disposizione meno della metà delle risorse rispetto all’irlandese.

Ma non tutto è perduto! L’Università di Malta sta lavorando duramente per cambiare le carte in tavola. Il team di ricerca si concentra sulla creazione di strumenti e risorse per il trattamento della lingua maltese, spaziando dalla traduzione automatica al riconoscimento vocale. L’obiettivo? Creare modelli in grado di comprendere appieno i vari aspetti della nostra amata lingua.

Claudia Borg, docente senior presso il Dipartimento di Intelligenza Artificiale della Facoltà di ICT, è una delle protagoniste di questo ambizioso progetto.


Foto: European Language Equality Project

Foto della settimana
Condividere informazioni sui virus emergenti è essenziale. Un nuovo database chiamato Pathoplexus mira ad aiutare le comunità a fermare le epidemie sul nascere, condividendo facilmente informazioni sul sequenziamento.
Foto: NIAID/Wikimedia Commons

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Lo sapevi?
• In un minuto su Twitter, vengono inviati 277.000 tweet.
• In un minuto su YouTube, vengono guardate 72 ore di video.
• In un minuto su Instagram, vengono pubblicati oltre 216.000 nuovi post.
• In un minuto via e-mail, vengono inviati oltre 204 milioni di e-mail.

Per altre curiosità, visita www.um.edu.mt/think .

Sound bites
• I nuovi orologi nucleari misureranno il tempo basandosi su cambiamenti nel nucleo di un atomo, rendendoli meno sensibili alle interferenze esterne e potenzialmente più precisi degli orologi atomici. Questi strumenti potrebbero migliorare la misurazione del tempo e la navigazione, velocizzare le connessioni internet e favorire nuove scoperte in fisica fondamentale. Gli scienziati hanno già dimostrato componenti chiave, come la misurazione precisa di un salto energetico nel nucleo di torio-229.

• Uno studio ha rivelato l’enorme quantità di rifiuti non raccolti e la combustione aperta della plastica. I ricercatori hanno utilizzato l’intelligenza artificiale per modellare la gestione dei rifiuti in oltre 50.000 municipalità nel mondo. Il modello ha permesso di prevedere quanta spazzatura viene prodotta globalmente e come viene gestita. È emerso che il 15% della popolazione mondiale non ha accesso a servizi di raccolta dei rifiuti.

Per altri sound bites, sintonizzati su Radio Mocha.

Foto: NIAID/Wikimedia Commons

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