Funghi e vermi piatti: Gli scienziati vogliono più emoji per la natura diversificata

Secondo un’analisi pubblicata lunedì sulla rivista iScience, mentre gli animali sono ben rappresentati nell’attuale catalogo di emoji, le piante, i funghi e i microrganismi sono poco considerati.

“Sebbene la crisi della biodiversità possa sembrare lontana dal mondo online, nella nostra società sempre più digitalizzata non dovremmo sottovalutare il potenziale delle emoji per sensibilizzare e promuovere l’apprezzamento per la diversità della vita sulla Terra”, hanno scritto gli autori Stefano Mammola, Mattia Falaschi e Gentile Francesco Ficetola.

“Lo sviluppo e il mantenimento di set di emoji diversificati e inclusivi sono fondamentali per garantire un’equa rappresentazione dell’albero della vita negli strumenti di comunicazione digitale”, hanno aggiunto i biologi conservazionisti dell’Università di Milano.

Il team ha valutato le emoji legate alla natura e agli animali disponibili in Emojipedia, un catalogo online di emoji curate, e ha monitorato come queste siano cambiate tra il 2015 e il 2022.

Tra gli animali, i vertebrati – tra cui mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e pesci ossei – erano sovrarappresentati, costituendo il 76% delle emoji animali.

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Gli artropodi, tra cui insetti, aracnidi e crostacei, erano proporzionalmente sottorappresentati, nonostante ci siano 1,3 milioni di specie descritte di artropodi rispetto alle 85.000 specie conosciute di vertebrati.

I ricercatori hanno anche notato che non c’erano emoji che rappresentassero né i platelminti – vermi piatti, comprese le tenie – né i nematodi, nonostante esistano più di 20.000 specie di platelminti e quasi 20.000 specie di nematodi.

Al contrario, la biodiversità delle emoji è aumentata. “Gli anellidi hanno guadagnato rappresentanza nel 2020 con l’aggiunta dell’emoji ‘verme’, che molto probabilmente rappresenta un lombrico, e gli cnidari hanno guadagnato rappresentanza nel 2021 con l’aggiunta dell’emoji del corallo rosso”.