L’inflazione continua a diminuire, ma si prevede che rimanga troppo alta per troppo tempo. Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) è determinato a garantire che l’inflazione torni tempestivamente al suo obiettivo di medio termine del 2%. Pertanto, il 27 luglio ha deciso di aumentare di 25 punti base i tre principali tassi di interesse
della BCE.
Di conseguenza, il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali (OMR) e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno aumentati rispettivamente al 4,25%, 4,50 e 3,75%, rispettivamente, con effetto da domani, 2 agosto
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L’aumento dei tassi riflette la valutazione del Consiglio direttivo sulle prospettive dell’inflazione, sulla dinamica dell’inflazione sottostante e sulla forza della trasmissione della politica monetaria. Gli sviluppi successivi all’ultima riunione confermano l’aspettativa che l’inflazione scenderà ulteriormente nel resto dell’anno, ma rimarrà al di sopra dell’obiettivo per un periodo prolungato
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Sebbene alcune misure mostrino segni di allentamento, l’inflazione sottostante rimane complessivamente elevata. I passati aumenti dei tassi continuano a essere trasmessi con forza: le condizioni di finanziamento si sono nuovamente inasprite e stanno riducendo sempre più la domanda, un fattore importante
per riportare l’inflazione verso l’obiettivo.
Il Consiglio direttivo ha inoltre deciso di fissare la remunerazione della riserva obbligatoria allo 0%, con effetto dall’inizio del periodo di mantenimento delle riserve a partire dal 20 settembre. Questa decisione preserverà l’efficacia della politica monetaria, mantenendo l’attuale grado di controllo sull’orientamento della politica monetaria e assicurando il pieno trasferimento delle decisioni sui tassi di interesse ai mercati monetari. Allo stesso tempo, migliorerà l’efficienza della politica monetaria riducendo l’ammontare complessivo degli interessi da pagare sulle riserve per attuare l’orientamento appropriato
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Per quanto riguarda il programma di acquisto di titoli in caso di emergenza pandemica (PEPP), il Consiglio direttivo intende reinvestire i pagamenti in conto capitale dei titoli in scadenza acquistati nell’ambito del programma almeno fino alla fine dell’anno titoli acquistati nell’ambito del programma almeno fino alla fine del 2024. In ogni caso, il futuro roll-off del portafoglio PEPP sarà gestito in modo da evitare interferenze con l’appropriato orientamento di politica monetaria. Il Consiglio direttivo continuerà ad applicare la flessibilità nel reinvestimento dei rimborsi in scadenza nel portafoglio PEPP, al fine di contrastare i rischi per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria legati alla pandemia.
Il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti nell’ambito del suo mandato per garantire il ritorno dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine e per preservare il buon funzionamento della trasmissione della politica monetaria
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Inoltre, lo Strumento di protezione della trasmissione è disponibile per contrastare dinamiche di mercato ingiustificate e disordinate che rappresentano una seria minaccia per la trasmissione della politica monetaria in tutti i paesi dell’area dell’euro, consentendo così al Consiglio direttivo di adempiere più efficacemente al proprio mandato di stabilità dei prezzi
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Operazioni monetarie della BCE
Il 24 luglio la BCE ha annunciato l’operazione MRO di sette giorni. L’operazione è stata condotta il 25 luglio e ha raccolto offerte dalle controparti idonee dell’area dell’euro per 11.035,50 milioni di euro, 1.011 milioni di euro in più rispetto alla settimana precedente. L’importo è stato interamente assegnato a un tasso fisso equivalente al tasso MRO prevalente del 4%, in conformità con l’attuale politica della BCE
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Il 26 luglio la BCE ha condotto l’operazione di rifinanziamento a tre mesi a più lungo termine da regolare come procedura d’asta a tasso fisso con piena aggiudicazione, con un tasso fissato al tasso medio delle OMRLT per tutta la durata dell’operazione. L’operazione ha raccolto offerte per 3.165 milioni di euro da parte di controparti idonee dell’area dell’euro
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Sempre il 26 luglio, la BCE ha condotto l’operazione di finanziamento in dollari a sette giorni mediante prestiti garantiti in collaborazione con la Federal Reserve statunitense. L’operazione ha raccolto offerte per 223,70 milioni di dollari, che sono stati interamente assegnati a un tasso fisso del 5,58%
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Mercato nazionale dei buoni del Tesoro
Sul mercato primario nazionale dei buoni del Tesoro, il Tesoro ha invitato a presentare offerte per buoni a 91 e 273 giorni, con valore di regolamento 27 luglio per il valore di regolamento del 27 luglio, con scadenza rispettivamente il 26 ottobre 2023 e il 25 aprile 2024
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Per i titoli a 91 giorni sono state presentate offerte per 285,93 milioni di euro e il Tesoro ha accettato 7,01 milioni di euro, mentre per i titoli a 273 giorni sono state presentate offerte per 57,37 milioni di euro e il Tesoro ha accettato 13,06 milioni di euro. Poiché durante la settimana sono scaduti titoli per un valore di 54,91 milioni di euro, il saldo dei buoni del Tesoro è diminuito di 34,84 milioni di euro, attestandosi a 846,25 milioni di euro
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Il rendimento dell’asta dei Buoni a 91 giorni si è attestato al 3,014%, con un calo di 24,20 punti base rispetto alle offerte di analoga durata emesse il 20 luglio, pari a un prezzo di 99,2439 euro per 100 euro nominali. Il rendimento dell’asta di 273 giorni è stato pari al 3,168%, con un calo di 1,10 punti base rispetto alle offerte di analoga durata emesse l’11 maggio, pari a un prezzo di 97,6540 euro per 100 euro nominali
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Durante la settimana non ci sono state contrattazioni alla Borsa di Malta
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Oggi il Tesoro inviterà a presentare offerte per i titoli a 91 e 182 giorni con scadenza rispettivamente il 2 novembre 2023 e il 1° febbraio 2024
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