venerdì, Marzo 29, 2024
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L’UE sostiene regole fiscali più severe per le transazioni in criptovalute

Martedì i ministri dell’UE hanno concordato regole più severe per reprimere l’uso delle criptovalute nelle frodi fiscali, mentre Bruxelles rafforza i suoi sforzi per regolamentare un settore così instabile.
Le autorità di regolamentazione di tutto il mondo sono sempre più preoccupate per la mancanza di sorveglianza nel settore delle valute digitali, ma l’Unione europea ha già preso provvedimenti per proteggere gli investitori.

Il mese scorso il parlamento del blocco a 27 membri ha adottato una serie di misure per proteggere gli investitori, tra cui le criptovalute come bitcoin ed ethereum e i token negoziabili il cui valore è garantito dalla tecnologia blockchain, come gli NFT.

Nel corso di una riunione dei ministri dell’Economia e delle Finanze dell’UE, martedì scorso, sono state concordate delle regole per perseguire le persone che nascondono i loro contanti dove le autorità fiscali non hanno alcun controllo.

Il ministro delle Finanze svedese Elisabeth Svantesson ha dichiarato che le norme chiuderanno le scappatoie che consentono alle persone di evitare la tassazione del loro reddito utilizzando le criptovalute: “Questo riduce il rischio che le criptovalute vengano utilizzate come rifugio sicuro per l’evasione e la frode fiscale”, ha aggiunto in un comunicato.

La direttiva entrerà in vigore il 1° gennaio 2026, dopo che il Parlamento europeo avrà adottato la sua posizione. La Commissione europea, il braccio esecutivo dell’UE incaricato di attuare le leggi e i regolamenti dell’Unione, ha accolto con favore l’approvazione dei ministri, aggiungendo che essa contribuirà anche a frenare l’evasione fiscale.

Le autorità fiscali dell’UE non dispongono attualmente delle informazioni necessarie per monitorare i proventi delle attività criptovalutarie, che vengono facilmente scambiate a livello transfrontaliero. Di conseguenza, gli Stati membri sono privati di importanti entrate fiscali, ha aggiunto la Commissione.

Le regole obbligheranno tutti i fornitori di criptovalute (CASP) con sede nell’UE, indipendentemente dalle loro dimensioni, a segnalare le transazioni dei clienti che risiedono nel blocco.

Inoltre, sarà previsto uno scambio automatico di sentenze fiscali all’interno dell’UE relative agli individui più ricchi, per contrastare i tentativi di nascondere il denaro al fisco.

I ministri hanno inoltre appoggiato il regolamento sui mercati degli asset crittografici (MiCA), che garantirà che i fornitori di servizi di asset crittografici proteggano i portafogli digitali dei clienti, e un secondo regolamento sui trasferimenti di fondi che porterà a una maggiore supervisione degli scambi di asset crittografici.

L’UE sostiene che in questo modo sarà più difficile per i criminali utilizzare le criptovalute per attività illegali come il riciclaggio di denaro. Le regole entreranno progressivamente in vigore a partire da luglio 2024.

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