Connect with us

Business

La BCE si appresta a sospendere i rialzi dei tassi, mentre l’eurozona sente il peso della crisi

Published

on

Si prevede che i responsabili politici della Banca Centrale Europea lasceranno invariati i tassi di interesse durante la riunione di giovedì ad Atene, dato che le loro precedenti mosse politiche sembravano avere effetto.

La decisione di rimanere fermi porrebbe fine a una serie di 10 rialzi consecutivi che ha visto i tassi di interesse salire più velocemente e più in là che mai.

Dal luglio 2022, la BCE ha aumentato i tassi di 450 punti base per far fronte all’inflazione, spinta in gran parte dall’impennata dei prezzi dell’energia sulla scia dell’invasione russa dell’Ucraina.

Il lungo ciclo di inasprimento ha lasciato il tasso di deposito chiave al quattro per cento, il livello più alto nella storia della banca centrale.

L’inflazione dell’eurozona, un tempo rovente, ha iniziato a stabilizzarsi, scendendo al 4,3% a settembre dal picco a due cifre raggiunto verso la fine dello scorso anno.

Sebbene il dato sia ancora più che doppio rispetto all’obiettivo della BCE del 2%, anche l’aumento dei costi di finanziamento ha mostrato di pesare sul blocco valutario.

Advertisement

Le proiezioni economiche di settembre dell’istituto di Francoforte hanno rivisto al ribasso le previsioni di crescita dell’eurozona, mentre lo scoppio del conflitto in Medio Oriente ha ulteriormente offuscato l’orizzonte.

Pertanto, è improbabile che la BCE pensi “seriamente” a un nuovo aumento dei tassi al momento “in un contesto di crescente incertezza sulle prospettive globali”, ha affermato Frederik Ducrozet, analista di Pictet.

impatto chiaro

Secondo Ducrozet, i responsabili politici della BCE sono rimasti in modalità “watch and see” giovedì, con le nuove previsioni ufficiali che saranno pubblicate solo in occasione della prossima riunione del consiglio direttivo a dicembre.

I dati economici più recenti, tuttavia, hanno delineato un quadro pessimistico dell’eurozona che potrebbe incoraggiare i responsabili politici a non procedere ad ulteriori rialzi.

L’attività delle imprese del blocco è crollata a ottobre, secondo un’indagine dell’indice dei responsabili degli acquisti (Purchasing Managers’ Index, PMI) attentamente monitorata da S&P Global, sollevando la possibilità di una lieve recessione nella seconda metà del 2023.

Anche le banche dell’Eurozona hanno inasprito i criteri di prestito a famiglie e imprese, secondo l’indagine della BCE sugli istituti finanziari pubblicata questa settimana.

“Le condizioni economiche più deboli e l’aumento dei tassi di interesse stanno avendo un chiaro impatto”, ha dichiarato Bert Colijn, economista di ING.

Advertisement

La stretta sui prestiti è un segno che la politica monetaria della BCE si sta ripercuotendo “con forza” sull’economia, ha affermato Colijn.

Una buona ragione per non procedere a ulteriori rialzi, ha suggerito, “soprattutto se si considera che la stessa BCE si aspetta l’impatto maggiore di un aumento dei tassi solo all’inizio del 2024”.

Nel frattempo, la banca centrale potrebbe prendere in considerazione la possibilità di ridurre il proprio bilancio più rapidamente di quanto attualmente previsto per frenare ulteriormente l’inflazione.

Pausa o plateau?

Il Consiglio direttivo della BCE, composto da 26 membri, discuterà senza dubbio di questa possibilità, ma probabilmente “si opporrà” all’idea, rinviando la decisione a una data successiva, ha dichiarato Ducrozet.

Il Presidente della BCE, Christine Lagarde, ha riconosciuto il “dolore” provato dai consumatori a seguito di rialzi aggressivi dei tassi, ma ha messo in guardia dal cedere troppo presto.

Sebbene l’inflazione sia scesa, la BCE non si aspetta che torni all’obiettivo del 2% prima del 2025, secondo le sue proiezioni più recenti.

Gli analisti ascolteranno attentamente le osservazioni della Lagarde dopo la decisione sui tassi, alle 1245 GMT, per cercare di capire le prossime mosse della BCE.

Advertisement

Secondo Jack Allen-Reynolds di Capital Economics, la Lagarde “lascerebbe sul tavolo l’opzione di ulteriori rialzi dei tassi d’interesse”, se la BCE non dovesse aumentare ancora.

Il mantenimento dei tassi ai livelli attuali questa settimana potrebbe essere presentato come una “pausa” temporanea, ha affermato Allen-Reynolds, ma c’è la possibilità che la pausa diventi un “plateau”.

Secondo Ducrozet, analista di Pictet, la domanda da porsi è “per quanto tempo i tassi dovrebbero essere mantenuti ai livelli attuali”.