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Il Partizan FC di Belgrado citato in giudizio a Malta per 150.000 euro di spese di scouting

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Il club calcistico Partizan è stato citato in giudizio a Malta per 150.000 euro di spese di scouting e altri servizi legati al calcio per i quali si era avvalso dell’assistenza di un’agenzia locale.

La questione è approdata davanti ai tribunali civili dopo che Dito Trading and Consulting Limited, la società che originariamente assisteva il club calcistico serbo, ha effettuato una fusione transfrontaliera ed è stata incorporata in Lian Sports Limited, una società di gestione sportiva con sede in Irlanda.

In base a un accordo tra Dito e Partizan, il club di Belgrado aveva concordato che la società maltese avrebbe dovuto facilitare e assistere in varie attività legate al calcio, tra cui l’identificazione di obiettivi di trasferimento, la creazione di contatti con club in Europa, lo scouting di giovani talenti e il contatto con giocatori senior.

L’importo per questi servizi è stato fissato a 150.000 euro, oltre alle spese di viaggio e di comunicazione mobile.

L’accordo è stato firmato nel gennaio 2017.

Successivamente, la società maltese ha subito una fusione transfrontaliera con la società irlandese, completata su ordine di un’alta corte straniera che ha prima esaminato la legalità della fusione.

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Quando la fusione ha avuto effetto il 7 luglio 2022, il debito nei confronti di Dito era ancora in sospeso.

Lian Sports ha cercato di recuperare la somma che sosteneva essere dovuta da Partizan, cercando di farlo anche attraverso canali informali e successivamente con una lettera giudiziaria del 24 luglio 2023 in cui si chiedeva “la pronta liquidazione del debito residuo”.

Ma tutti i tentativi sono falliti.

Durante una riunione del mese scorso, il consiglio di amministrazione della società ha deciso che un avvocato maltese, Carlos Bugeja, avrebbe rappresentato la Lian Sports Limited in un contenzioso civile presso i tribunali maltesi per il recupero dei crediti.

L’accordo originario con il Partizan prevedeva una clausola di giurisdizione maltese, per cui la questione è stata sottoposta alla Prima Sala del Tribunale Civile tramite un’istanza giurata presentata da Bugeja contro i vice curatori che devono rappresentare il club straniero.

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