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FIAU riabilitata, ma la battaglia legale continua

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Una sentenza che scuote le fondamenta del sistema giudiziario amministrativo di Malta. La Corte Costituzionale ha ribaltato una decisione cruciale, restituendo al Financial Intelligence Analysis Unit (FIAU) il potere di emettere sanzioni amministrative. Ma dietro questo verdetto si nasconde una vicenda legale intricata e una disputa che potrebbe estendersi fino alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

Tutto ha inizio nell’aprile 2021, quando la Malta Financial Services Authority presenta un rapporto di conformità su XNT Limited. I risultati non sono favorevoli, e a settembre dello stesso anno, il Comitato di Monitoraggio del FIAU emette una multa salatissima di 244.679 euro. Ma c’è un colpo di scena: la società non viene invitata alla riunione in cui la sanzione è discussa, e la comunicazione della multa arriva come un fulmine a ciel sereno. XNT non resta a guardare e intraprende un doppio percorso legale, sfidando la multa sia davanti alla Corte d’Appello che attraverso un procedimento costituzionale.

La battaglia legale raggiunge il suo apice a luglio 2023, quando la Prima Sezione della Corte Civile, in ambito costituzionale, infligge un duro colpo al FIAU. “L’ente non è un tribunale imparziale né indipendente” , dichiara la corte, stabilendo che l’imposizione della multa ha violato il diritto di XNT a un equo processo. La sentenza è chiara: senza un’entità autonoma e imparziale, il sistema di sanzioni del FIAU non può reggere.

Ma il caso non si chiude qui. FIAU e Avvocato dello Stato ricorrono in appello, portando la questione davanti alla Corte Costituzionale. E qui arriva il colpo di scena: in una decisione che farà discutere, i giudici osservano che “la sanzione amministrativa non deriva da un’accusa penale, ma funge da deterrente per garantire il rispetto delle normative antiriciclaggio” . Inoltre, sottolineano che il sistema giuridico maltese offre un mezzo di ricorso adeguato, poiché il tribunale d’appello può esaminare completamente il caso, includendo, se necessario, nuove testimonianze e prove.

La Corte Costituzionale riconosce che “il FIAU non è un tribunale imparziale”, ma conclude che il diritto a un equo processo è rispettato fintanto che “il soggetto ha accesso a una revisione completa davanti a un tribunale” . Infine, rigetta le rivendicazioni di XNT, stabilendo che le leggi locali in materia di antiriciclaggio non violano i diritti fondamentali.

E mentre la polvere legale si deposita, gli avvocati di XNT, José Herrera e David Camilleri, promettono battaglia: “La decisione sarà contestata davanti alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo”. La saga legale è tutt’altro che conclusa, e le ripercussioni di questa vicenda potrebbero ridefinire il sistema normativo maltese.

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Foto: Jonathan Borg

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