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Malta

non aspettatevi le scuse di BirdLife” – FKNK

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La lobby della caccia FKNK afferma che BirdLife Malta non accetta le tradizioni della caccia e della cattura. Foto del file: Chris Sant Fournier.

La lobby della caccia FKNK ha dichiarato di non sperare nelle scuse della ONG ambientalista BirdLife Malta, dopo che all’inizio della settimana è stato revocato il divieto di licenza a un cacciatore.

Giovedì, Brandon Said, 28 anni, è stato condannato in appello per l’uccisione di un uccello protetto, dopo che un giudice ha respinto le prove video catturate dal gruppo ambientalista che lo mostravano mentre commetteva il reato.

In risposta alla decisione, la Federazione per la caccia e la conservazione di Malta (FKNK) ha dichiarato in un comunicato che “nessuno dovrebbe trattenere il respiro in attesa delle scuse di BirdLife Malta”.

Accusando l’ONG di ritenersi al di sopra della legge, di insultare ed etichettare i cacciatori con “brutti aggettivi” e di essere “ingannevole”, la federazione ha affermato che il gruppo “non accetta le passioni e le tradizioni socio-culturali dei cacciatori e dei trapper maltesi e gozitani”.

A luglio, Said è stato multato di 1.200 euro e gli è stata confiscata la licenza di caccia dopo che è emerso un filmato di BirdLife che lo mostrava mentre raccoglieva un uccello e se lo metteva in bocca. Gli attivisti avevano sostenuto che l’uccello era una colomba eurasiatica protetta e che lui aveva usato la bocca per ucciderla.

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Ma nonostante il primo giudice avesse dichiarato che il filmato era una prova inequivocabile di un illecito, giovedì il giudice Consuelo Scerri Herrera ha ritenuto che non fosse stato adeguatamente provato durante il procedimento.

Al volontario di BirdLife che ha girato il video non è mai stato chiesto di testimoniare che il filmato esibito in tribunale fosse lo stesso consegnato alla polizia come prova e non è stato in grado di identificare Said come la persona nel filmato.

Scerri Herrera ha anche osservato che non c’era alcuna prova che indicasse quale specie di uccello fosse stata uccisa e nessuna carcassa esposta come prova.

“La corte non ritiene che l’accusa abbia dimostrato il suo caso al livello richiesto dalla legge, cioè oltre ogni ragionevole dubbio”, si legge nella sentenza.

“Il testimone che ha testimoniato per conto di BirdLife ha basato la sua valutazione esclusivamente sul filmato che gli è stato presumibilmente consegnato in assenza del rispetto della catena di prove e questo filmato è stato dichiarato privo di valore ed è una prova su cui la corte non può basarsi”.

Il cacciatore è stato rappresentato in tribunale da Deborah Camilleri, moglie di Clint Camilleri, ministro responsabile per la caccia, la pianificazione e Gozo.

L’incidente è avvenuto il 29 aprile 2022, durante la stagione di caccia primaverile.

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