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Incidente a Gzira: secondo il tribunale sono stati causati 51.000 euro di danni

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Oggi il tribunale ha stabilito che sono stati causati più di 51 mila euro di danni dall’incidente di una BMW che si è schiantata contro una stazione di servizio e un ristorante KFC a Gzira, lo stesso incidente in cui il pedone Pelin Kaya è stato travolto e ucciso.

Il SUV ha distrutto una parete antincendio e tre punti di erogazione del carburante presso la stazione di servizio Paul and Rocco, prima di schiantarsi contro le grandi lastre di vetro temperato dell’adiacente ristorante KFC, danneggiando anche i mobili.

La stazione di servizio era stata appena ristrutturata quando è avvenuto l’incidente il 18 gennaio, ha dichiarato il direttore Simone Pisani durante la deposizione delle prove contro Jeremie Camilleri, il 33enne franco-maltese che era al volante del veicolo.

Egli si dichiara non colpevole di omicidio volontario e di aver causato danni alla proprietà.

Pisani ha dichiarato che la stazione di servizio ha subito danni per 14.219 euro, tra cui la sostituzione dei punti di erogazione, la ricostruzione del muro e l’ispezione dei serbatoi sotterranei.

Mariella Aquilina, una delle proprietarie di Paul e Rocco, ha testimoniato che la polizia l’ha chiamata a casa sua alle 3 del mattino e le ha chiesto di accompagnarla nel suo ufficio, dove le è stato chiesto di consegnare i filmati delle telecamere a circuito chiuso. Nessuno ha toccato il filmato prima di allora.

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Il direttore generale del KFC, Gordon Naudi, ha descritto i danni subiti dal ristorante.

I mobili da pranzo sono stati distrutti, così come una struttura in legno dal pavimento al soffitto che ha dovuto essere sostituita.

È stato necessario sostituire il vetro temperato della facciata del ristorante, sono stati danneggiati anche le piastrelle e il marmo e il locale ha subito una perdita di affari.

I danni ammontano a 37.012,96 euro.

I filmati di due telecamere di sicurezza, tra cui una sulla facciata del negozio che mostrava la BMW in quella direzione, sono stati consegnati alla polizia del commissariato di Sliema.

Il direttore ha dichiarato di aver ricevuto telefonate dai media per ottenere i filmati, ma non li ha resi pubblici.

Un altro testimone civile, che avrebbe dovuto testimoniare dopo aver ricevuto un avviso di convocazione, è stato condannato a pagare 100 euro per oltraggio alla corte per non essersi presentato, e ha ricevuto un mandato di scorta per la prossima seduta di maggio.

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Il magistrato Rachel Montebello presiede il caso.

Gli avvocati dell’AG, Kaylie Bonett e Nathaniel Falzon, insieme all’ispettore Kurt Zahra, hanno condotto l’accusa.

Gli avvocati Rene’ Darmanin e Alfred Abela sono i difensori.