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Malta

Dentro quel garage a Fgura si nascondeva un traffico di droga: arrestati due cinquantenni

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Un’operazione sotto copertura della polizia ha portato alla scoperta di un presunto giro di droga nascosto dietro le porte di un garage a Fgura! Christopher Vella e Michelle Giorgina Attard, entrambi cinquantenni, sono stati arrestati dopo che gli agenti hanno fatto irruzione nel locale, trovando cocaina, crack e un arsenale di strumenti per il consumo e la vendita di stupefacenti.

La polizia aveva ricevuto segnalazioni su un sospetto traffico di droga in un garage situato in Triq Bormla, Fgura. Dopo giorni di sorveglianza, gli agenti hanno avuto la conferma: all’interno di quel garage avveniva qualcosa di losco. L’operazione è scattata mercoledì, quando gli investigatori hanno fermato un furgone mentre entrava nel locale. A bordo del veicolo c’erano proprio Vella e Attard.

La perquisizione ha rivelato subito il carico compromettente: dieci grammi di cocaina e tre bustine di crack. Ma la sorpresa più grande è arrivata quando gli agenti hanno messo piede nel garage: un vero e proprio covo dello spaccio, pieno di oggetti legati al consumo e alla vendita della droga.

Interrogati dalla polizia, i due avrebbero ammesso di vendere droga per sostenere la loro stessa dipendenza. L’ispettore Mark Mercieca ha rivelato in aula che Vella si occupava di acquistare piccole quantità di cocaina per poi trasformarle in crack, mentre Attard si dedicava alla vendita. E non è tutto: analizzando i loro telefoni, gli investigatori hanno trovato messaggi che usavano parole in codice per indicare la droga. Termini apparentemente innocui come “ħobż” (pane)“fniek” (conigli) e “qed isajjar” (sta cucinando)  servivano in realtà a mascherare le transazioni illecite.

La difesa ha cercato di ottenere la libertà su cauzione, sostenendo che la quantità di droga sequestrata fosse ridotta e che i due avessero collaborato con la polizia. Gli avvocati hanno anche sottolineato la necessità di permettere a Vella di assistere la madre non vedente e hanno chiesto che entrambi ricevessero supporto per la loro dipendenza. Ma la procura si è opposta fermamente, facendo notare che altre persone coinvolte nella vicenda sono state arrestate e potrebbero testimoniare.

Il magistrato Claire Micallef Stafrace ha respinto la richiesta di cauzione, ritenendo troppo alto il rischio.

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L’accusa è stata sostenuta dall’avvocato dell’Avvocatura dello Stato Julian Scicluna, mentre la difesa è stata affidata agli avvocati Franco Debono, Marion Camilleri e Adriana Zammit.

Foto: Matthew Mirabelli

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