Uno scontro infuocato tra il governo e diverse associazioni si sta consumando intorno a una proposta di legge che potrebbe cambiare per sempre il modo in cui i cittadini possono richiedere un’inchiesta magistrale. Il rischio? Un colpo durissimo all’indipendenza della magistratura e un sistema che potrebbe proteggere i politici dalle indagini più scomode. La Camera delle PMI ha lanciato l’allarme, unendosi al coro di ONG e giuristi che vedono nella riforma una minaccia ai diritti dei cittadini.
La proposta, presentata il mese scorso, prevede che chiunque voglia richiedere un’inchiesta magistrale debba prima rivolgersi alla polizia e solo sei mesi dopo potrà presentare la richiesta a un giudice. Attualmente, il disegno di legge è nella seconda fase di lettura, ma se approvato, passerà al voto di maggioranza e sarà poi esaminato in commissione.
L’ex capo della magistratura non ha usato mezzi termini per condannare la proposta, avvertendo che essa “servirà solo a proteggere i politici e i loro fiduciari dalle indagini”
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Giovedì, la Camera delle PMI ha dichiarato di riconoscere la necessità di miglioramenti legislativi, ma ha espresso una forte preoccupazione per il fatto che la riforma, così com’è stata presentata, rischia di “minare l’indipendenza della magistratura”
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L’associazione ha ribadito che qualsiasi modifica dovrebbe rafforzare la fiducia nel sistema giudiziario, e non il contrario. A sostegno della propria posizione, ha citato gli ultimi dati del barometro pubblicato in collaborazione con MISCO, secondo cui il 42% degli intervistati ritiene che il Paese soffra di una “mancanza di buona governance”, mentre il 40% individua nel “livello di corruzione”
una delle principali piaghe da combattere.
“Questi dati dimostrano chiaramente la necessità di un’azione concreta da parte del governo per affrontare queste problematiche e rafforzare la lotta alla corruzione. Qualsiasi modifica al sistema delle inchieste deve garantire una maggiore trasparenza e un miglioramento della governance” ha affermato la Camera in un comunicato.
Ma non è tutto. La Camera delle PMI ha anche puntato il dito contro la velocità con cui la proposta sta avanzando, sottolineando che una riforma così delicata non può essere approvata frettolosamente. Inoltre, ha chiesto al governo di non trascurare altre questioni urgenti per il mondo imprenditoriale, come una riduzione della tassazione sulle imprese, una lotta più incisiva contro la corruzione e un miglioramento dei processi di appalto pubblico.
Foto: Times of Malta