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Malta

Malta dice basta: pene più severe per chi aggredisce la polizia

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Il Parlamento mette un freno alla violenza contro le forze dell’ordine: pene più dure e niente più condoni!

Un cambiamento radicale scuote Malta: il Parlamento ha appena approvato una serie di misure durissime per chiunque osi aggredire la polizia o altri pubblici ufficiali. E il messaggio è inequivocabile: la violenza non sarà più tollerata. Con l’approvazione dell’emendamento al Codice Penale, i tribunali non potranno più concedere pene sospese per chi commette questi crimini. La legge entrerà in vigore nei prossimi giorni, appena pubblicata nella Gazzetta ufficiale, e segnerà una nuova era di tolleranza zero verso gli aggressori delle forze dell’ordine.

Il ministro per gli Affari Interni, Byron Camilleri, ha dichiarato senza mezzi termini che questa nuova legislazione “manda un messaggio chiaro: uno di questi crimini è già troppo”. Camilleri aveva preso una posizione ferma dopo il gravissimo episodio che ha visto due agenti di polizia aggrediti. Cinque persone sono state arrestate e accusate di aver preso parte all’attacco. Il ministro ha ribadito che l’intenzione del governo è quella di inviare un segnale forte a chiunque pensi di alzare le mani contro chi protegge la comunità.

Cosa cambia, di fatto?

La novità più sconvolgente riguarda la possibilità di evitare la prigione: ora, chi verrà condannato per reati contro i pubblici ufficiali non potrà più beneficiare di una pena sospesa. Le corti avranno comunque la facoltà di concedere una “scarcerazione condizionale”, ma la possibilità di far slittare l’espiazione della pena è ormai un ricordo del passato.

Inoltre, le pene pecuniarie e carcerarie sono destinate a lievitare: chi minaccia o insulta un pubblico ufficiale dovrà fare i conti con multe che vanno da 1.200 a 7.500 euro, mentre chi aggredisce fisicamente un agente o resiste all’arresto rischia una pena che va da un minimo di un anno a un massimo di quattro anni di carcere, con multe che possono arrivare fino a 15.000 euro.

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E non è finita qui: se ad aggredire sono tre o più persone, le pene diventano ancora più severe. Le condanne carcerarie possono arrivare fino a sei anni, con multe che sfiorano i 22.500 euro. Se la violenza è accompagnata dall’uso di armi, la pena può toccare i sei anni di prigione e le multe salire fino a 30.000 euro.

Ma non finisce qui: chi viene anche condannato per violenza in pubblico dovrà affrontare multe tra i 10.000 e i 25.000 euro e pene che spaziano dai tre ai sette anni di carcere. Un mix letale di deterrente e giustizia, pensato per colpire duro chi osa mettere in pericolo l’ordine pubblico.

Nonostante i dati parlino di un calo del 67% degli episodi di violenza contro le forze di polizia negli ultimi quattro anni, il governo maltese non vuole abbassare la guardia. Le nuove modifiche hanno come obiettivo quello di rendere ancora più chiaro il messaggio: la violenza contro i pubblici ufficiali non passerà mai inosservata. Il ministro Camilleri ha concluso con una promessa: “Questi emendamenti legali contribuiranno a rafforzare l’effetto deterrente”.

Foto: Malta Police CMRU

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