Mercoledì, Hamas ha lanciato un deciso plauso alla Giordania e all’Egitto per aver fermamente respinto la proposta di Donald Trump di “spostare” i gazani. Un piano che avrebbe potuto sconvolgere il futuro di oltre due milioni di palestinesi. In un comunicato ufficiale, il gruppo islamista ha dichiarato: “Apprezziamo profondamente le posizioni dei nostri fratelli in Giordania ed Egitto nel rifiutare lo spostamento del nostro popolo e nel confermare che esiste un piano arabo per ricostruire Gaza senza trasferire i suoi abitanti
.”
Il piano di Trump, che prevedeva l’esodo forzato degli abitanti di Gaza, ha trovato un’immediata opposizione in Giordania e in Egitto, i due paesi che, nonostante le sue pressioni, hanno respinto categoricamente qualsiasi ipotesi di esilio per i gazani. La proposta del presidente statunitense, che includeva anche un eventuale controllo americano su Gaza, è stata fermamente bocciata dalle due nazioni. La posizione della Giordania è stata ribadita con forza dal re Abdullah II, che sui social media ha dichiarato di aver “ribadito la posizione incrollabile della Giordania contro lo spostamento dei palestinesi”, sottolineando che “questa è la posizione araba unificata”.
Le parole del monarca giordano sono arrivate subito dopo i colloqui con Trump a Washington, che avevano avuto luogo martedì.
Anche l’Egitto, che condivide il confine con Gaza, ha risposto in maniera chiara e decisa, annunciando che intende presentare una “visione completa per la ricostruzione” della striscia, garantendo che i suoi abitanti possano rimanere sulla loro terra. Una posizione che non lascia spazio a interpretazioni e che ha messo in luce il rifiuto categorico di qualsiasi piano che minacci la stabilità della regione.
Il presidente palestinese Mahmud Abbas, tra l’altro, ha lodato pubblicamente il re Abdullah per la sua posizione “a sostegno dei diritti nazionali giusti e legittimi del nostro popolo”. Non solo, ha anche elogiato l’Egitto, l’Arabia Saudita e altri Stati arabi per aver respinto il piano di Trump, come riportato dall’agenzia ufficiale palestinese WAFA.
Ma Hamas non si è fermata qui: ha continuato a elencare le ragioni per cui la Giordania è riuscita a mantenere ferma la sua posizione contro il piano americano, definendola come una continuazione del suo “rifiuto di lunga data” di trasferire e reinsediare i palestinesi. Il gruppo islamista ha poi attaccato quello che ha definito “il cosiddetto progetto di ‘patria alternativa’”, accusando questa proposta di voler “cancellare l’identità del nostro popolo palestinese e di eliminare la loro causa giusta”. Un affondo che ha fatto emergere la gravità di quello che potrebbe essere definito un vero e proprio tentativo di annullare la causa palestinese.
Foto: [Archivio Times Of Malta]
Video: [Archivio Times Of Malta]