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Malta

Malta rischia nuove sanzioni per la cattura illegale dei fringillidi

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Malta si avvicina pericolosamente a un nuovo, esplosivo confronto legale con la Commissione Europea, con una pratica che ha suscitato furiose polemiche in tutto il continente: la cattura dei fringillidi selvatici. Un contenzioso che potrebbe avere ripercussioni enormi per l’isola, con Bruxelles pronta a scagliarsi nuovamente contro il governo maltese per il suo insistere su una pratica vietata dalla legge europea.

La Commissione Europea ha appena inviato una lettera di avviso formale a Malta, accusandola di non aver rispettato la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 19 settembre 2024. Quella decisione aveva chiarito senza mezzi termini che Malta violava la Direttiva Europea sugli Uccelli consentendo la cattura di ben sette specie di fringillidi selvatici. Nonostante ciò, il governo maltese ha cercato di giustificare l’infrazione, sostenendo che i trappolatori catturavano gli uccelli a scopo di ricerca scientifica. Ma la Corte non ha accolto questa scusa, bocciandola in modo definitivo. Eppure, a distanza di poco tempo, il governo ha tentato di aggirare l’ostacolo con un emendamento che avrebbe permesso di continuare la cattura senza interruzioni. La Commissione Europea ha però dichiarato che questa nuova proposta è “quasi identica” a quella già respinta dalla Corte.

Mercoledì scorso, la Commissione ha tuonato: la nuova derogazione proposta da Malta “non fornisce ancora una giustificazione adeguata e precisa” per le pratiche dei trappolatori, accusate di essere “una deviazione dai metodi scientifici standard nel campo dell’ornitologia”. Non solo: Malta non avrebbe nemmeno presentato “soluzioni alternative soddisfacenti”. Insomma, un altro durissimo colpo per il governo di La Valletta, che ora è chiamato a rispondere entro due mesi. Se non dovesse farlo, il paese rischia di finire di nuovo davanti alla Corte di Giustizia, con pesanti sanzioni economiche in vista per aver violato non solo la Direttiva sugli Uccelli, ma anche una sentenza vincolante della Corte.

A far sentire la propria voce è anche Mark Sultana, presidente di BirdLife Malta, che non usa mezzi termini: “La cattura dei fringillidi ha una data di scadenza, e quella data si sta avvicinando”. Poi, l’attacco diretto al Primo Ministro maltese: “Il Primo Ministro Dr. Robert Abela permetterà al Ministro Clint Camilleri di continuare a piegarsi per accontentare i suoi alleati cacciatori e trappolatori, o lo fermerà per evitare di perdere fondi dai contribuenti maltesi?”

Foto: Shutterstock

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