Una Storia di Fine e Nuovi Inizi: Il Chiosco Golden 7 di Msida e il Destino di Amir Fareed
Una vecchia istituzione di Msida sta per dire addio: il leggendario chiosco Golden 7, che ha rappresentato per oltre 25 anni un punto di riferimento per i residenti e i pendolari, sta per chiudere. E non è una semplice chiusura. È la fine di un sogno, di una vita intera dedicata a un piccolo chiosco che, nonostante la sua modesta apparenza, è diventato un angolo di quotidianità per migliaia di persone. Il motivo? Il famigerato progetto Msida Creek, che trasformerà l’intera zona con un complesso sistema di viadotti, moli, strade e piste ciclabili. Ma a pagare il prezzo più alto non è solo la città, ma anche l’uomo che per 20 anni ha dedicato ogni respiro a quel posto: Amir Fareed.
Arrivato a Malta dall’Egitto all’età di 19 anni, Fareed ha visto il chiosco Golden 7 come un’opportunità di crescita e di stabilità. “Ho iniziato come ragazzo, ma sono qui da oltre 20 anni”, racconta, con una punta di nostalgia negli occhi. Quella che sembrava una semplice tappa di passaggio si è trasformata in una vera e propria carriera, fino a diventare il responsabile del locale che ha visto nascere una vera e propria comunità di clienti fedeli. “Era piccolo, ma era bellissimo”, dice guardando con affetto la cucina dove preparava pizza, kebab e pollo. Il chiosco di Msida è sempre stato un luogo che, pur nella sua semplicità, offriva una calda accoglienza a chiunque vi si fermasse, pronto a farsi una chiacchiera con Fareed o a gustarsi uno snack.
Un Colpo Inaspettato e un Futuro Incertezza
La notizia della chiusura è arrivata come un fulmine a ciel sereno. A gennaio, Amir Fareed ha appreso dai lavoratori del progetto Msida Creek che il chiosco doveva chiudere entro due mesi. “Non riuscivo a crederci”, ha confessato. Ma quando ha cercato chiarimenti con il proprietario Mario Vella, la verità è emersa: “La comunicazione era stata prematura, ma Golden 7 dovrà chiudere entro giugno”
, confermando la fine di un’era. Il progetto infrastrutturale, che sta cambiando il volto della zona, ha avuto un impatto diretto sul business, con barriere di cemento che hanno ridotto l’accesso e parcheggi, e una clientela che si è drasticamente ridotta. Così, nonostante l’amore per il suo lavoro e la sua lunga carriera al Golden 7, Fareed si è trovato costretto a prendere una decisione difficile: svendere le attrezzature e chiudere prima del previsto.
“Ho una famiglia da sfamare”, ha detto con tono preoccupato. E dietro queste parole si nasconde una realtà ben più dolorosa: un uomo che si è visto sfuggire dalle mani la propria sicurezza economica e il futuro della sua famiglia. Con due figlie giovani a carico, Fareed si chiede come riuscirà a sopravvivere in un periodo così incerto. La sua speranza? Un aiuto concreto da parte del governo, che dovrebbe risarcirlo per i danni diretti causati dalla chiusura del suo chiosco. Almeno, almeno dovrebbe aiutarlo a trovare un altro lavoro.
La Speranza di un Nuovo Inizio?
E mentre Fareed si interroga sul suo futuro, la speranza non è del tutto persa. Il proprietario del chiosco, Mario Vella, ha confermato che c’è la possibilità di ricostruire Golden 7 nel 2028, una volta completati i lavori del Msida Creek. Tuttavia, nulla è sicuro, e il pensiero che il futuro del suo amato chiosco dipenda da una data lontana fa tremare Fareed. La realtà è che, per ora, non c’è nessuna certezza.
Nel frattempo, le istituzioni responsabili, come Infrastructure Malta e il Ministero delle Terre, si sono dichiarate non competenti nel gestire il caso. La Lands Authority, interpellata, non ha ancora fornito alcuna risposta.
Con l’addio definitivo a Golden 7, Msida perde non solo un chiosco, ma un pezzo di cuore. Un piccolo spazio che per anni è stato il rifugio quotidiano per chiunque passasse di lì, e un luogo in cui Amir Fareed aveva costruito la propria vita. Un luogo che, ora, sta per essere spazzato via da un progetto che spera di migliorare la città, ma che lascia un uomo e una famiglia senza certezze.
Foto: Karl Andrew Micallef
Video: Karl Andrew Micallef