Michael O’Leary, il potente CEO di Ryanair, ha lanciato un allarme sconvolgente: l’uso di droghe tra i passeggeri degli aerei sta raggiungendo livelli preoccupanti, e, cosa ancor più scioccante, sembra che i colpevoli se la cavino senza alcuna reale conseguenza. L’uomo dietro la compagnia aerea più grande d’Europa ha parlato di un fenomeno sempre più diffuso tra i viaggiatori, che, prima di salire a bordo, miscelano alcol e sostanze illecite, dando vita a comportamenti “inaccettabili” che minano la sicurezza e la serenità dei voli.
“L’abbinamento di alcol e droghe sta creando passeggeri che non sono più solo ubriachi ma diventano anche più energici o aggressivi”
, ha dichiarato O’Leary, esprimendo preoccupazione per il crescente numero di persone fuori controllo durante i voli. La situazione, infatti, è talmente grave che in alcuni casi gli aerei sono costretti a deviare verso aeroporti più vicini per “scaricare” i passeggeri problematici, una misura necessaria per evitare che la situazione degeneri. Ma la parte più scioccante? Questi individui, una volta fatti scendere, non subiscono alcuna reale conseguenza legale, e, spesso, la polizia locale non è nemmeno disposta ad occuparsene.
O’Leary non ha risparmiato critiche al consumo eccessivo di alcol, definendolo “un vero e proprio problema per noi e per tutte le altre compagnie aeree”. Il CEO ha ribadito la sua proposta di introdurre un limite di due drink per passeggero negli aeroporti europei, chiedendosi come sia possibile continuare a vendere alcolici nelle prime ore del mattino. Una domanda che svela le sue perplessità su politiche che, secondo lui, non fanno altro che alimentare la spirale di comportamenti irresponsabili a bordo.
In un’intervista con Times of Malta, O’Leary ha anche avuto modo di esprimere il suo giudizio sulla nuova compagnia aerea nazionale di Malta, KM Malta Airlines, che ha preso il volo nel marzo dello scorso anno. “Se sembrano operare bene, ma la loro sopravvivenza nel lungo periodo è tutt’altro che scontata”, ha affermato con un certo scetticismo. “Non ci sono prove che il modello delle compagnie aeree statali funzioni”, ha detto, portando ad esempio il caso di Aer Lingus, che è diventata una sussidiaria del gigante International Airlines Group (IAG). Secondo lui, KM Malta Airlines non ha alcuna chance di operare in modo indipendente: “Alla fine, credo che debba entrare a far parte di un grande gruppo internazionale… è troppo piccola per sopravvivere da sola.”
E quando si parla di un possibile coinvolgimento di Ryanair in KM Malta Airlines, la risposta di O’Leary è chiara: “Non credo che ciò sarebbe mai consentito. Se dovessero vendere una quota della compagnia, sarebbe più utile per Malta che a prenderla fosse uno degli altri colossi del settore, come Air France, KLM, Lufthansa o IAG.”
Ma le dichiarazioni del CEO non si fermano qui. Quando gli è stato chiesto del recente caso di un passeggero che è riuscito a fuggire dall’aereo in sosta all’aeroporto di Malta, O’Leary ha minimizzato l’incidente. “Ci saranno sempre incidenti… Ma, con 10 milioni di passeggeri che transitano ogni anno, davvero questo episodio può far mettere in discussione la sicurezza dell’aeroporto di Malta? No, non credo.” Una risposta che suggerisce che, secondo lui, l’episodio non rappresenta un vero e proprio problema per il sistema di sicurezza maltese, anzi, lo considera una prova della sua efficienza.
Sull’argomento delle tasse sull’aviazione, O’Leary non ha risparmiato critiche pungenti all’Unione Europea, accusandola di inefficienza e di non riuscire a competere in modo efficace a livello globale. Ha inoltre sollevato una questione importante: perché le tratte a lungo raggio sono esenti dalle imposte? A suo avviso, le lunghe rotte aeree rappresentano più della metà delle emissioni di CO2 in Europa, ma sono proprio i passeggeri americani, arabi e russi a non pagare alcuna tassa. “L’unico popolo che tassiamo sono i cittadini europei, mentre esentiamo i più ricchi: americani, principi del Golfo, russi e asiatici che volano in Europa”
. La sua soluzione? Abolire le tasse sull’aviazione e investire in tecnologie più moderne, invece di trattare l’aviazione come una “mucca da mungere” per governi pigri.
Infine, ha parlato anche delle difficoltà che Ryanair sta affrontando a causa dei problemi con Boeing. O’Leary ha ammesso che le difficoltà con le consegne degli aerei – a causa di scioperi e altre problematiche interne – hanno costretto la compagnia a ridurre la sua crescita, ma ha anche rassicurato i passeggeri maltesi riguardo alla sicurezza degli aerei Boeing. “L’unica preoccupazione per i passeggeri maltesi è come trovare il prossimo biglietto economico con Ryanair”
, ha ironizzato, suggerendo che, nonostante tutto, la qualità del servizio rimane tra le migliori.
Foto: Chris Sant Fournier
Video: Times of Malta