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Malta

Sliema, accuse pesanti: torre di 13 piani sotto accusa

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Un nuovo scandalo edilizio scuote il cuore di Sliema, dove l’ambizioso progetto dell’imprenditore Carlo Stivala ha sollevato accuse di abusi edilizi clamorosi. Secondo l’organizzazione Flimkien Għal Ambjent Aħjar (FAA), Stivala avrebbe costruito una torre di ben 13 piani sul lungomare, ignorando il limite di nove piani previsto dal permesso ricevuto.

L’intero progetto è una chiara violazione delle leggi urbanistiche , ha tuonato FAA, puntando il dito contro l’Autorità di Pianificazione, accusata di chiudere un occhio nonostante le numerose segnalazioni. Il cantiere, situato all’angolo tra Triq ix-Xatt e Triq il-Lunzjata, non solo sfida i regolamenti, ma si staglia imponente sopra gli edifici vicini, attirando l’indignazione dei residenti e degli attivisti ambientali.

Il caso inizia nel 2013, quando a Stivala fu concesso il permesso di demolire un vecchio edificio bancario per realizzare un palazzo di otto piani. Tre anni dopo, il progetto fu ampliato a nove piani. Tuttavia, nel 2023, Stivala ha presentato una nuova richiesta per una torre di 15 piani, includendo un hotel e un ristorante, sfruttando una normativa che consente agli hotel di superare il limite di altezza di due piani. FAA denuncia però che, senza attendere l’approvazione, il cantiere ha già raggiunto i 13 piani.

“L’intera struttura è stata costruita abusivamente, con dimensioni interne e facciate diverse da quelle approvate. Questo edificio viola palesemente il permesso per nove piani,”  ha dichiarato FAA, che ha chiesto alle autorità di intervenire immediatamente.

Carlo Stivala, dal canto suo, respinge ogni accusa e accusa i critici di calcolare erroneamente l’altezza del suo edificio confrontandolo con quello più vecchio adiacente. “Il nostro edificio rispetta le limitazioni di altezza stabilite nel 2015,” ha spiegato. “Il blocco vicino è stato costruito decenni fa e, secondo le leggi attuali, potrebbe essere elevato di altri due piani.”

Le regole del 2015 hanno cambiato i parametri per l’altezza degli edifici, sostituendo il conteggio in piani con un limite in metri. Questa modifica, secondo gli attivisti, ha permesso ai costruttori di aggiungere più piani riducendo l’altezza di ciascuno.

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Nonostante le affermazioni di Stivala, FAA insiste che l’Autorità di Pianificazione fosse a conoscenza dell’abuso ma non abbia fatto nulla per fermarlo. “I residenti hanno segnalato lavori illegali persino la domenica, ma gli ispettori si sono presentati solo a fine giornata, dimostrando la totale mancanza di un regime urbanistico funzionante,” ha aggiunto FAA. “Dove altri paesi imporrebbero la demolizione, qui l’abuso verrà sicuramente approvato.”

Questo non è un caso isolato. A pochi metri di distanza, Stivala ha presentato un’altra richiesta per un edificio di 15 piani con hotel e ristorante. Anche questa proposta, elaborata dagli architetti Falzon & Cutajar, è ancora in attesa di valutazione.

FAA ha sollevato un ulteriore problema riguardo alle altezze dei piani del progetto di Sliema: secondo i documenti depositati, i piani avrebbero un’altezza di 2,40 metri, contro i 2,65 metri richiesti dalla legge. “Il nome ‘Stivala’ è forse esente dalle leggi di Malta?”  ha chiesto FAA, criticando anche l’etica degli architetti coinvolti nel progetto.

Stivala ha replicato, spiegando che l’altezza di 2,40 metri si riferisce alla misura esterna, inclusi i davanzali dei balconi. “All’interno, i piani raggiungono i 2,65 metri come previsto,”  ha dichiarato, difendendo la regolarità del progetto.

Le polemiche non si placano, alimentate da un clima di sfiducia verso le autorità di pianificazione e dalla crescente preoccupazione per l’urbanizzazione sfrenata che sta trasformando l’identità di Sliema.

Foto: Chris Sant Fournier

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