Un nuovo capitolo di tensioni scuote il panorama educativo maltese: il personale dell’ITS si ritrova ancora una volta ostaggio di un contratto collettivo scaduto da tre anni, e il sindacato degli insegnanti non intende più aspettare. Le accuse al governo si fanno sempre più dure, con il MUT che denuncia apertamente la mancanza di dialogo sociale e il rifiuto di ascoltare le richieste degli educatori.
Il sindacato degli insegnanti, Malta Union of Teachers (MUT), ha dichiarato sabato una nuova disputa sindacale con il governo, puntando il dito contro i ritardi nelle trattative per un nuovo accordo collettivo per i docenti dell’Istituto per gli Studi Turistici (ITS). Questo annuncio arriva pochi giorni dopo che il Ministero dell’Istruzione ha fatto sapere che i negoziati per il contratto dei docenti MCAST sarebbero ripresi solo con la sospensione delle azioni sindacali che hanno avuto un impatto sugli studenti.
Il segretario permanente Joyce Cassar aveva affermato che “la direzione di MCAST ha accettato molte richieste avanzate dal MUT”, tra cui una diaria di 400 euro per la correzione degli esami di recupero e 10 giorni extra di ferie. Tuttavia, il MUT ha respinto questa versione, sottolineando che “gli sviluppi ingiustificati di questa settimana – quando il governo ha scelto di interrompere le trattative a MCAST rifiutando le richieste del sindacato – hanno avuto un impatto devastante anche sull’ITS”.
Le trattative per i contratti collettivi di MCAST e ITS, tradizionalmente portate avanti in parallelo, sono state bloccate, e il MUT non ha risparmiato critiche: “La decisione del governo di fermare le negoziazioni e di attaccare ripetutamente il MUT ha danneggiato i gradi dell’ITS e gli stessi studenti”.
Secondo il sindacato, i dipendenti dell’ITS si sentono abbandonati, ostaggio di un governo che preferisce lo scontro al dialogo sociale. “I membri dell’ITS vedono il termine delle trattative spostarsi sempre più lontano a causa delle azioni del governo”
, ha dichiarato la MUT, annunciando formalmente la disputa sindacale.
In un comunicato separato, la Confederazione dei Sindacati Maltesi (FORUM) ha condannato duramente l’atteggiamento del governo, definendolo “un tentativo palese di minare le negoziazioni di buona fede”. Il FORUM, di cui il MUT è membro, ha descritto l’attacco come una mossa di “pressione sleale” che non solo mina i diritti dei lavoratori, ma danneggia anche la reputazione internazionale di Malta. “Questa azione rappresenta una manipolazione dell’opinione pubblica tramite la diffusione selettiva di informazioni”, ha aggiunto il FORUM, esortando il governo a cessare immediatamente queste pratiche divisive.
Il FORUM ha inoltre sottolineato che “la contrattazione collettiva è un pilastro della democrazia e della giustizia sociale, protetto dagli standard del lavoro locali e internazionali”.
Rivolgendosi ai cittadini, il FORUM ha ricordato il ruolo fondamentale degli educatori rappresentati dal MUT: “Questi lavoratori sono pilastri dello sviluppo delle future generazioni maltesi e meritano rispetto, condizioni di lavoro eque e dignità, non attacchi pubblici o tentativi di delegittimare le loro richieste”.
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