Una vista dall’alto del sito di Villa Rosa svela uno scenario che potrebbe sembrare tranquillo, ma dietro c’è una battaglia infuocata. Il Partito Nazionalista ha lanciato pesanti accuse contro il governo, sostenendo che l’intero processo di consultazione pubblica sulla revisione del piano locale di Villa Rosa sia solo una copertura per giustificare quello che chiamano “frode e abuso
” del governo. Sabato, il PN non ha usato mezzi termini.
Secondo il Partito Nazionalista, il governo si starebbe “nascondendo dietro cavilli legali” per evitare di discutere in modo approfondito i piani di revisione all’interno della commissione parlamentare per lo sviluppo. Ma la richiesta del PN è chiara: vogliono trasparenza totale su questo “improvviso piano di cambiare i piani locali
“.
Questa forte dichiarazione, firmata dai deputati Stanley Zammit e Rebekah Borg – figure chiave dell’opposizione per quanto riguarda pianificazione e ambiente – rappresenta la posizione più aggressiva assunta finora dal partito in merito alla controversia di Villa Rosa.
Le acque politiche, infatti, si sono agitate nelle ultime due settimane. Inizialmente, il leader del PN, Bernard Grech, aveva mantenuto una posizione cauta, dichiarando che il partito doveva prima capire cosa avesse in mente il governo, senza però mancare di sottolineare l’importanza di garantire agli investitori un quadro stabile.
Ma sabato, il PN ha fatto esplodere la bomba: il governo Abela è stato accusato di operare in segreto, dando priorità agli interessi di “pochi eletti
” rispetto a quelli dei cittadini maltesi e gozitani. Un’accusa che ha gettato ulteriore benzina sul fuoco, soprattutto alla luce di un altro caso spinoso, quello della revisione del piano locale di Xewkija, a Gozo. Il PN ha puntato il dito contro questo piano, accusando il governo di voler favorire specifici imprenditori, noti per aver costruito illegalmente.
“Abela e Muscat hanno trasformato il sistema di pianificazione del paese in una macchina per permessi che ignora la qualità della vita delle persone,” ha tuonato il PN. Un’accusa che non lascia spazio a dubbi: la pianificazione del territorio sarebbe stata subordinata agli interessi personali di pochi potenti.
Il partito ha poi sollevato una questione ancor più inquietante: i documenti pubblicati dall’Autorità per la Pianificazione rivelano che la revisione proposta per l’area di Villa Rosa copre una zona più ampia rispetto a quanto definito nel piano locale del 2006. Un dettaglio che non è sfuggito agli attivisti del Moviment Graffitti
, che hanno immediatamente preso posizione, annunciando una protesta nei pressi del sito entro la fine del mese.
La storia del progetto Villa Rosa è una lunga odissea. Per anni, il piano è rimasto fermo al palo, con il proprietario del sito, lo sviluppatore Anton Camilleri, alias Tal-Franċiz
, che aveva ottenuto un permesso nel 2018 per uno sviluppo relativamente modesto. Ma prima che i lavori iniziassero, i piani sono stati rivisti: non più un progetto discreto, ma due enormi torri e ampi spazi aperti. Tuttavia, quei piani sono ancora fermi all’Autorità per la Pianificazione, in attesa di un verdetto.
Foto: [Archivio Times of Malta]