Gozo alla guida di una storica parrocchia romana: inizia una nuova era

Una svolta storica per la comunità cattolica di Roma! L’amministrazione della parrocchia di Sant’Ignazio di Antiochia, situata nel cuore del quartiere Lo Statuario, è stata affidata alla Diocesi di Gozo, segnando l’inizio di una nuova era. Questo accordo, stretto con le autorità ecclesiastiche romane, non è solo una formalità, ma il proseguimento di una lunga tradizione che vede protagonisti i parroci gozitani in questa parrocchia.

Fr. Anthony G. Caruana, un nome che presto diventerà familiare per la comunità di Sant’Ignazio, ha ufficialmente preso le redini della parrocchia, portando con sé la sua energia e devozione. “Siamo qui per servire e portare avanti questa missione con passione” , ha dichiarato Fr. Caruana, già conosciuto e amato a Xagħra, sua città natale. Ad affiancarlo in questa avventura spirituale c’è Fr. Andrew Grima, un altro volto noto, proveniente da San Lawrenz.

La celebrazione dell’insediamento non è stata una messa come tutte le altre: Mons. Paolo Ricciardi, vescovo ausiliare di Roma, e il vescovo di Gozo, Anton Teuma, hanno presieduto una solenne cerimonia che ha sancito ufficialmente l’inizio del mandato di Fr. Caruana. “Oggi non è solo un nuovo capitolo per la parrocchia di Sant’Ignazio, ma anche per tutti i fedeli gozitani che vedono rafforzarsi i legami con la capitale italiana” , ha dichiarato Mons. Teuma durante l’omelia.

L’accordo tra la diocesi di Gozo e Roma non si limita a questo. Sant’Ignazio di Antiochia diventerà infatti una base per tutti quei sacerdoti gozitani che si trovano a Roma per motivi di studio o di servizio pastorale. Un’iniziativa che promette di arricchire ulteriormente il tessuto spirituale della comunità.

Tra coloro che hanno partecipato alla celebrazione spiccano anche figure di spicco come l’ex vescovo di Cagliari, Mons. Giuseppe Mani, e Mons. Ġużeppi Attard, che ha guidato la parrocchia per ben 30 anni. A rendere omaggio a questo importante momento, c’erano anche numerosi sacerdoti gozitani attualmente a Roma, simbolo di una continuità e di un legame profondo tra le due diocesi.

Foto: [Archivio Times Of Malta]

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