Una nuova bufera colpisce l’europarlamentare Peter Agius: questa volta, una multa per gravi violazioni delle norme di sicurezza sul lavoro legate a un complesso di appartamenti a Mosta. L’Autorità per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro (OHSA) ha deciso di colpirlo con una sanzione di 500 euro per non aver comunicato l’inizio dei lavori e per non aver preparato un piano di sicurezza adeguato. Un atto che ha sollevato più di qualche sospetto.
Ma c’è di più. I lavori in questione, completati all’inizio del 2022, sembravano acqua passata. Eppure, le multe sono arrivate solo ora, scatenando l’indignazione di Agius, il quale accusa apertamente il sistema politico di aver orchestrato un attacco contro di lui. Sì, perché quando il Times of Malta ha contattato l’europarlamentare, lui non ha usato mezzi termini: “Il progetto è stato gestito da terze parti, non direttamente da me”
ha dichiarato, scaricando ogni responsabilità.
E se questo non bastasse a complicare la faccenda, i dati dell’Autorità di Pianificazione rivelano un dettaglio curioso: il richiedente ufficiale del progetto è proprio la moglie di Agius.
Agius, fresco di elezione lo scorso giugno con il Partito Nazionalista, non ha dubbi: “Queste multe sono chiaramente un attacco politico, un tentativo di danneggiare la mia immagine per lavori che sono stati completati anni fa”. E non finisce qui. Agius ha puntato il dito contro una serie di post sui social media, pubblicati da Neville Gafa, che sembrano aver dato il via a questa caccia alle streghe. “Sono stato contattato dall’OHSA, alla quale ho fornito prove che dimostrano che l’edificio rispetta tutte le norme di sicurezza”
ha aggiunto.
Ma nonostante tutto, la pressione politica sembra aver prevalso, spingendo l’autorità ad agire nonostante l’assenza di violazioni concrete: “L’OHSA era soddisfatta che tutte le misure di sicurezza fossero state rispettate durante i lavori di costruzione, ma sembra che la pressione politica sia continuata a crescere senza alcuna reale base giuridica o preoccupazioni per la sicurezza”
, ha detto con amarezza Agius.
Accuse ancora più pesanti sono emerse, insinuando che l’OHSA avrebbe avvertito Agius e sua moglie riguardo all’assenza di protezioni sui vuoti dell’edificio. Anche qui, però, l’europarlamentare ha risposto con prontezza: “Gli operai di Enemalta avevano rimosso le protezioni temporaneamente per fissare dei cavi, ma le ringhiere sono state ripristinate immediatamente, e gli ispettori dell’OHSA si sono dichiarati soddisfatti delle prove che ho fornito”.
Agius, sempre più agguerrito, ha accusato i sostenitori del Partito Laburista di sfruttare comunicazioni private con l’OHSA per minare la sua credibilità. “Questi sono chiaramente tentativi infantili e ridicoli per minare i miei sforzi di promuovere una leadership alternativa, dove le istituzioni servono i cittadini e non chi detiene il potere”
ha tuonato.
Non è certo la prima volta che Agius si trova al centro di polemiche legate a questo complesso di Mosta. Durante la campagna elettorale per le elezioni al Parlamento Europeo, era stato accusato di dichiarare di vivere in un edificio apparentemente vuoto, usato anche come suo ufficio elettorale. Ma in quell’occasione, Agius non ci ha pensato due volte a smentire tutto, portando i suoi sostenitori in un tour virtuale della proprietà per mostrare che l’edificio, registrato come sua residenza, disponeva di tutti i comfort: bagno, cucina e perfino Wi-Fi!
Foto: Matthew Mirabelli
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