Un’impennata di 21.000 persone in un anno: record di immigrazione nel 2023
Malta ha visto la sua popolazione crescere oltre i 563.000 abitanti, secondo i dati nazionali pubblicati mercoledì in occasione della Giornata Mondiale della Popolazione. Il numero di persone sull’isola è aumentato di quasi 21.000, pari al 4%, nell’arco di un anno, raggiungendo i 563.443 alla fine del 2023, rispetto ai 542.051 dell’anno precedente.
Un afflusso senza precedenti:
questa crescita è stata principalmente guidata dall’immigrazione, che ha raggiunto il suo livello più alto di sempre con oltre 42.000 persone che si sono trasferite a Malta nel 2023. Più di tre quarti dei migranti (circa 33.000) erano cittadini di paesi terzi, inclusi cittadini del Regno Unito, con quasi 7.000 cittadini dell’UE che si sono stabiliti a Malta. Anche 2.200 cittadini maltesi sono tornati sull’isola dopo un periodo all’estero.
Tuttavia, il 2023 ha visto anche un aumento record delle emigrazioni, con oltre 21.000 persone che hanno lasciato il paese, quasi il doppio rispetto alle 13.000 del 2022. Questo ha portato a un aumento netto della popolazione inferiore rispetto all’anno precedente.
Uno squilibrio di genere:
la migrazione ha avuto un impatto evidente sull’equilibrio di genere della popolazione maltese. Dal 2013, gli uomini hanno superato numericamente le donne, con oggi 34.000 uomini in più rispetto alle donne. Questa differenza è particolarmente marcata tra le persone in età lavorativa (20-50 anni), dove ci sono 35.000 uomini in più rispetto alle donne.
Nascite in aumento, decessi in calo: nel 2023 sono nati 4.462 bambini, il numero più alto dal 2016, con un aumento di 153 nascite rispetto all’anno precedente. La maggior parte delle nascite è avvenuta tra genitori di età compresa tra i 30 e i 34 anni, seguiti da quelli tra i 35 e i 39 anni, indicando che sempre meno persone scelgono di avere figli durante i loro 20 anni.
Il tasso di fertilità di Malta è sotto i riflettori, con i dati dell’UE che lo indicano come il più basso in Europa e alcune previsioni che suggeriscono un ulteriore calo in futuro. Nonostante tutto, i decessi sono diminuiti rispetto agli anni precedenti, con 200 morti in meno rispetto al 2022. Sette decessi su dieci riguardano persone oltre i 75 anni.
Mortalità infantile ai minimi storici:
il tasso di mortalità infantile è sceso ai livelli più bassi degli ultimi 15 anni, con solo 16 decessi tra i neonati sotto l’anno di età, la metà rispetto al picco di 34 registrato nel 2008.
Crediti immagini: Matthew Mirabelli