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“usa e russia avviano i negoziati, ma l’ukraina è esclusa: il rischio di un accordo senza pace”

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Un passo verso la pace, ma l’Ucraina viene lasciata fuori: gli Usa e la Russia si incontrano, ma i pericoli sono ancora dietro l’angolo

È il colpo di scena che potrebbe cambiare le sorti della guerra in Ucraina: gli Stati Uniti e la Russia hanno deciso di avviare i negoziati per fermare il conflitto. Ma c’è un problema enorme: l’Ucraina non è stata invitata. Un’assenza che ha scatenato l’ira di Kiev, pronta a lanciare accuse pesantissime nei confronti degli Stati Uniti e della Russia. Questo incontro, che potrebbe segnare l’inizio di un lungo processo di pace, ha scosso l’intero panorama geopolitico e ha acceso un faro su come, quando e se la guerra in Ucraina potrà davvero finire.

“Le trattative devono essere giuste” , ha tuonato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ripetendo con forza il suo rifiuto di un processo che esclude il suo paese. Mentre l’Ucraina viene messa ai margini, molti leader europei temono che Washington possa piegarsi troppo facilmente alle richieste russe, facendo concessioni che potrebbero mettere a rischio la sicurezza dell’intero continente. La tensione è palpabile, e le implicazioni di questa mossa potrebbero rivelarsi devastanti.

L’incontro tra il segretario di Stato americano, Marco Rubio, e il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha avuto luogo a Riyadh, in Arabia Saudita, ma l’atmosfera è stata tutt’altro che calorosa. Niente strette di mano visibili, nessun segno di distensione, solo un confronto tra due potenze che non sembrano voler cedere di un millimetro. “Formare squadre di alto livello per avviare i negoziati su un percorso per fermare il conflitto in Ucraina il prima possibile” , ha dichiarato il Dipartimento di Stato americano. Ma non c’è nessuna certezza su come, né quando, si giungerà davvero a una risoluzione.

I timori non si fermano qui. Il segretario di Stato americano ha fatto un’affermazione che potrebbe complicare ulteriormente le cose: le nazioni europee dovranno sedere al tavolo delle trattative “a un certo punto”. Le preoccupazioni sono alte, perché molti temono che gli Stati Uniti possano sacrificare gli interessi europei per cercare una “soluzione rapida” al conflitto. Un accordo che potrebbe riportare in Europa le ombre della Guerra Fredda, con il rischio di vedere la sicurezza del continente rinegoziata tra Mosca e Washington, senza il coinvolgimento dei paesi direttamente coinvolti.

“Una risoluzione duratura e praticabile è impossibile senza un’analisi complessiva delle questioni di sicurezza nel continente”, ha dichiarato Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, lanciando un avvertimento su quello che Mosca considera il punto cruciale: il ritiro delle truppe NATO dall’Europa orientale. E mentre l’Occidente teme una resa russa, Mosca fa capire che il futuro della sicurezza in Europa dipenderà interamente dalle sue condizioni.

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Nel frattempo, la decisione di escludere l’Ucraina dalle trattative ha suscitato una reazione furiosa da parte di Kiev, che non ha nascosto la sua rabbia. “Le trattative devono essere giuste” , ha ribadito Zelensky, chiedendo che tutti i paesi europei, compresa la Turchia, che ha offerto di ospitare i colloqui, siano coinvolti in modo trasparente. Ma la decisione di Washington e Mosca di non includere l’Ucraina in queste trattative ha sollevato dubbi su una vera e propria intesa, sollevando il rischio che la pace possa essere negoziata senza l’interesse di chi sta combattendo sul terreno.

Russia e Stati Uniti continuano a presentarsi come protagonisti di una trattativa che rischia di escludere la parte centrale della questione. La Russia, infatti, ha chiaramente affermato che non cederà neanche un centimetro del territorio ucraino conquistato. “La Russia è pronta a negoziare con Zelensky, se necessario” , ha dichiarato Lavrov, ma sempre con il chiaro avvertimento che la legittimità di Zelensky è messa in discussione, soprattutto dopo che il suo mandato è scaduto l’anno scorso. Una provocazione che non è passata inosservata e che alimenta ulteriori divisioni sul campo.

Nel frattempo, mentre Zelensky è in Turchia per incontri con il presidente Erdogan, la sua visita in Arabia Saudita è stata rinviata dopo aver aspramente criticato le discussioni tra Stati Uniti e Russia. Un conflitto che, dopo quasi tre anni, sembra ancora lontano dalla fine , con il destino dell’Ucraina che rimane appeso a un filo sottile, mentre le grandi potenze si preparano a riscrivere gli equilibri geopolitici.

Foto: AFP

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