Connect with us

World

‘Unabomber’, i cui attacchi hanno terrorizzato gli Stati Uniti, muore in prigione

Published

on

Aggiornato: 21:00

Ted Kaczynski, noto come “Unabomber“, che ha terrorizzato gli americani dal 1978 al 1995 con la sua campagna di attentati sporadici e anonimi, è morto in carcere, hanno dichiarato le autorità statunitensi.

Kaczynski, 81 anni, i cui attentati hanno ucciso tre persone e ne hanno ferite due dozzine, è morto nel centro medico della prigione federale di Butner, nella Carolina del Nord, ha dichiarato il Federal Bureau of Prisons.

Il matematico solitario, formatosi ad Harvard, i cui obiettivi spaziavano da accademici a civili casuali, aveva l’obiettivo autoproclamato di fermare il progresso della tecnologia e della società moderna, organizzando la sua campagna di violenza da una baracca nelle campagne del Montana.

Le sue bombe sono state consegnate a mano o spedite per posta per quasi due decenni, confondendo gli investigatori che cercavano di assicurarlo alla giustizia.

Solo dopo la cattura di Kaczynski e la rivelazione della sua identità, l’FBI ha scoperto la sua vita precedente, in cui aveva ottenuto un punteggio di 167 in un test del QI ed era entrato all’università a soli 16 anni.

Advertisement

Il soprannome di “Unabomber” derivava dal fatto che aveva preso di mira professori universitari e compagnie aeree, portando l’FBI a soprannominarlo “bombarolo dell’università e delle compagnie aeree”.

Nel settembre 1995, pubblicò il suo manifesto anti-modernità di 35.000 parole sul Washington Post, con la promessa che avrebbe interrotto la sua campagna di attentati se lo avessero stampato.

Dopo averlo letto, il fratello David, da cui si era allontanato, pensò di conoscere l’autore e avvertì l’FBI del sospetto che Ted Kaczynski potesse essere l’uomo che stavano cercando.

Dopo il suo arresto nel 1996, Kaczynski fu condannato all’ergastolo nel 1998. Quando i suoi avvocati cercarono di dichiarare l’infermità mentale, chiesero al tribunale di respingerli.

Kaczynski si dichiarò colpevole, il che gli permise di evitare la pena di morte.

A lungo detenuto in un carcere di massima sicurezza in Colorado, dove si trovava anche il boss della droga El Chapo, nel 2021 è stato trasferito al centro sanitario della Carolina del Nord.

Advertisement