Un soldato statunitense ha cercato di fornire informazioni al gruppo dello Stato Islamico per aiutarlo ad attaccare le truppe americane in MedioOriente, ha dichiarato mercoledì il DipartimentodiGiustizia
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Ma il 22enne Cole Bridges stava in realtà comunicando con un dipendente dell’FBI che si spacciava per un sostenitore dell’organizzazione estremista violenta, che un tempo deteneva vaste aree dell’Iraq e della Siria prima di perdere il territorio conquistato a favore delle forze locali sostenute da una coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti.
Bridges mercoledì “si è dichiarato colpevole di aver tentato di fornire supporto materiale a un’organizzazione terroristica straniera designata e di aver tentato di uccidere membri del servizio militare statunitense“, ha dichiarato il Dipartimento di Giustizia in un comunicato
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Il Dipartimento ha dichiarato che il soldato semplice di prima classe, arruolatosi nell’esercito statunitense nel 2019, è passato dal consumo di propagandajihadista
online al tentativo di fornire informazioni per aiutare l’IS.
Bridges ha iniziato a comunicare con il dipendente dell’FBI nell’ottobre 2020 e “ha fornito formazione e indicazioni a presunti combattenti dell’IS che stavano pianificando attacchi, compresi consigli su potenziali obiettivi
a New York”
In seguito, ha spiegato al presunto sostenitore dell’IS come i jihadisti potessero attaccare al meglio le forze americane in MedioOriente, illustrando loro le manovre per “massimizzare la letalità degli attacchi” e dando consigli su come fortificare un accampamento contro un attacco delle forze speciali.
Ha poi inviato al dipendente dell’FBI un video in cui si vedeva in armatura davanti a una bandiera usata dai combattenti dell’IS, seguito da un secondo filmato in cui “narrava un discorso di propaganda a sostegno dell’agguato
previsto da (IS) contro le truppe statunitensi”, ha dichiarato il Dipartimento di Giustizia.
Dopo che i jihadisti hanno perso i loro ultimi brandelli di territorio a favore delle forze locali a guida curda nel 2019, i resti dell’IS in Siria si sono per lo più ritirati in nascondigli nel deserto nell’est del Paese e sono periodicamente bersaglio di raid e attacchi
statunitensi.
Bridges sarà condannato il 2 novembre: le due accuse di cui si è dichiarato colpevole prevedono ciascuna un massimo di 20 anni di carcere
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