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Polemica in Italia sulla sentenza del tribunale riguardo al reato di palpeggiamenti con durata minima di 10 secondi

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L’idea che i palpeggiamenti debbano durare almeno 10 secondi per essere considerati violenza sessuale è stata accolta con sdegno dagli utenti dei media italiani.

Il caso risale all’aprile dello scorso anno, quando una studentessa di 17 anni di un liceo di Roma ha denunciato alla polizia il custode 66enne Antonio Avola.

La ragazza ha dichiarato che stava salendo le scale quando si è sentita tirare i pantaloni, una mano che le toccava il sedere e le afferrava la biancheria intima.

Il pubblico ministero di Roma aveva chiesto una condanna a tre anni e mezzo di carcere, ma questa settimana Avola è stato assolto dall’accusa di violenza sessuale.

Secondo il tribunale, i palpeggiamenti non costituiscono un reato perché sono durati meno di 10 secondi.

Le donne che hanno subito un palpeggiamento sono passate su Instagram e TikTok con la tendenza“palpata breve” e l’hashtag #10secondi .

La tendenza vede gli italiani guardare la telecamera in silenzio e toccarsi le parti intime per 10 secondi.

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Ad utilizzare l’hashtag sono stati l’attore di White Lotus Paolo Camilli e la popolarissima influencer Chiara Ferragni, che ha 29,4 milioni di follower su Instagram.