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mercosur infiamma la protesta: i contadini francesi alzano barricate

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L’Europa trema sotto la furia dei contadini francesi: un grido di battaglia si leva dalle campagne! Martedì, centinaia di agricoltori hanno invaso le strade e le piazze, pronti a sfidare il governo e l’Unione Europea. Il nemico? Un accordo commerciale con il blocco Mercosur – Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay – che rischia di mettere in ginocchio l’agricoltura francese.

I manifestanti non si limitano a semplici slogan. Il messaggio è chiaro e viscerale. “Se questo patto passa, noi moriamo”, gridano, mentre innalzano croci di legno e forche simboliche, metafore di un settore che si sente abbandonato. Il presidente Emmanuel Macron, che fino ad ora ha cercato di guidare l’opposizione a questo accordo, viene accusato di non fare abbastanza. “Dov’è il sostegno promesso? Macron deve scegliere da che parte stare” , tuonano.

Nella mattinata, un corteo di oltre cento contadini ha lasciato Béziers diretto verso il confine spagnolo, determinato a bloccare per giorni il traffico sull’autostrada A9. A Narbonne, il gruppo è cresciuto: decine di veicoli e sei trattori si sono uniti alla protesta. Nel frattempo, a Bordeaux, trenta trattori hanno marciato fino alla sede dell’autorità regionale. Qui, lungo le rive della Garonna, i contadini hanno dato fuoco a vigneti sradicati. “Questa è solo un’avvertenza”, ha dichiarato Jérôme Freville, un viticoltore di 60 anni. “Abbiamo riacceso la fiamma. Fate attenzione” .

Ma l’ira dei contadini non è una novità. Già lo scorso inverno, ondate di proteste avevano invaso le strade d’Europa. Ora, l’accordo Mercosur ha riacceso la miccia. Gli agricoltori temono che l’intesa inonderà il mercato europeo con carne e prodotti a basso costo dal Sud America, dove le normative sono molto meno rigide. “Noi dobbiamo rispettare regole assurde su pesticidi e ormoni, loro no. Come possiamo competere?”  si chiedono, esasperati.

Macron, dal G20 in Brasile, ha cercato di rassicurare: “La Francia non è sola. Anche altri Paesi si oppongono a questo accordo”. Ma le sue parole non sembrano bastare. Il sindacato Coordination Rurale minaccia azioni più drastiche se non ci saranno sviluppi concreti: “Se non ci ascoltano, bloccheremo i rifornimenti alimentari. Questa è una guerra” .

La rabbia dei contadini non riguarda solo il Mercosur. “Siamo soffocati da burocrazia e promesse non mantenute”, denunciano. “Ci avevano promesso aiuti prima della crisi politica di quest’estate, ma tutto è rimasto fermo”. Ora, chiedono fatti, non parole. Le campagne francesi non vogliono più aspettare.

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Foto: AFP

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