L’Italia dichiara di aver smantellato il gruppo armato turco, arrestando il principale boss

I raid hanno preso di mira persone coinvolte nella costituzione di un’associazione con finalità terroristiche e nella commissione di attacchi terroristici. Foto d’archivio.

La polizia italiana ha dichiarato mercoledì di aver sgominato un’operazione criminale turca “con finalità terroristiche”, arrestando 19 persone tra cui, secondo quanto riferito, un importante boss associato ai recenti attentati in Turchia.

Centinaia di poliziotti hanno eseguito gli arresti dei cittadini turchi in Italia, Svizzera, Germania e Turchia, ha dichiarato la polizia in un comunicato, prendendo di mira una presunta associazione a delinquere “finalizzata alla costituzione di un’associazione con finalità terroristiche e alla commissione di attentati terroristici”.

Il gruppo è sospettato anche di omicidio, traffico internazionale di droga e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

I media italiani hanno riferito che tra gli arrestati c’è Baris Boyun, 39 anni, noto per essere il capo di una banda nota per aver commesso omicidi in Turchia, anche attraverso una squadra di killer in motocicletta.

Di recente, a febbraio, il gruppo è stato associato a un attacco armato durante un comizio elettorale a Istanbul per un candidato sindaco del partito AKP del presidente Recep Tayyip Erdogan, in vista delle elezioni locali in Turchia.

A marzo il ministro degli Interni turco ha annunciato una vasta operazione contro il gruppo, arrestando 13 sospetti nella provincia nord-occidentale di Tekirdag, sospettati di pianificare omicidi e attacchi armati.

Altri otto presunti appartenenti al gruppo sono stati arrestati ad aprile a Smirne, secondo il ministro degli Interni Ali Yerlikaya.

In una dichiarazione, i procuratori di Milano hanno detto che gli investigatori hanno scoperto che il gruppo criminale in Italia era “collegato ad altri stranieri, sparsi sul territorio europeo”, tutti “collegati tra loro e in grado di sostenersi logisticamente, soprattutto garantendo armi, uomini e mezzi di ogni genere”

I media italiani hanno detto che Boyun era agli arresti domiciliari a Viterbo, a nord di Roma, dopo essere stato arrestato nell’agosto 2022 su mandato internazionale.

In precedenza, un tribunale italiano aveva negato la richiesta di estradizione in Turchia.