L’Australia ricongiunge la gazza e il cane dopo il clamore suscitato

Juliette Wells and Reece Mortensen Molly, Staffordshire terriers Peggy and Ruby reunited with Molly. Photo: Facebook.com

Lunedì le autorità australiane hanno rilasciato una licenza che consente a una gazza di nome Molly di riunirsi con un cane domestico, dopo aver scatenato l’indignazione dell’opinione pubblica per aver tenuto separati gli improbabili amici.

Le foto di una coppia del Queensland che ritraevano l’uccello in compagnia del loro Staffordshire bull terrier Peggy hanno attirato un pubblico di centinaia di migliaia di follower su Instagram.

Ma la coppia della Gold Coast, che ha accolto la gazza come nidiaceo nel 2020, ha dovuto consegnare l’uccello più di sei settimane fa al Dipartimento per l’ambiente, la scienza e l’innovazione del Queensland.

Secondo la legge statale, le gazze e altri animali selvatici protetti possono essere accuditi solo da persone con una licenza che dimostri le competenze necessarie.

La pagina Instagram della coppia è stata sommersa da reazioni indignate per la separazione e una petizione online intitolata “Non spezzate il loro legame di 4 anni” ha raccolto più di 150.000 firme.

Ora il dipartimento ha dichiarato di aver rilasciato una “licenza specializzata” alla coppia, Juliette Wells e Reece Mortensen, dopo aver accettato di sottoporsi a un corso di formazione per la cura della fauna selvatica e di non trarre alcun profitto commerciale dall’uccello o dalla sua immagine.

L’uccello è stato riportato a casa.

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Secondo gli esperti veterinari, la gazza “non potrà mai essere riabilitata o riportata in natura”, si legge in un comunicato.

La decisione ha fatto seguito all’intervento del premier del Queensland, Stephen Miles, dopo che i due animali erano stati separati.

Miles ha promesso che lo Stato avrebbe lavorato con la coppia per riunire Molly alla sua famiglia, affermando che “il buon senso deve prevalere”.

Annunciando l’imminente ritorno a casa di Molly la scorsa settimana, il premier ha scritto su X: “Vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno scritto per condividere le loro preoccupazioni e sostenere il ritorno di Molly”.