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Labrador e detenuti: il progetto che cambia vite nella prigione di Jirice

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In una prigione a nord-est di Praga, accade qualcosa di straordinario: detenuti che, invece di essere solo puniti, trovano un nuovo scopo nella vita. David Hejny e Marek Kolar, agli ultimi anni delle loro condanne, sono impegnati in una missione speciale: addestrare due cuccioli di Labrador, Zeus e Zirkon, per trasformarli in cani guida per persone non vedenti.

“Ti aiuta mentalmente e ti insegna a essere responsabile, prendendoti cura di qualcun altro”  racconta Hejny, 34 anni, che sconta una pena per traffico di droga e tratta di esseri umani. Per lui e Kolar, 31 anni, la compagnia dei cuccioli è più di una semplice distrazione: è una terapia, una connessione, un modo per ritrovare una parte di sé.

Jirice non è una prigione come le altre. Ventinove dei suoi 800 detenuti vivono in case senza sbarre, seguendo un modello ispirato al sistema norvegese che punta sulla riabilitazione. Qui, oltre ai cani, gli uomini si prendono cura di un lama, due canguri e lavorano nei giardini. “Gli animali si integrano perfettamente nel nostro concetto di rafforzare le abitudini lavorative dei detenuti” spiega Roman Farkas, educatore speciale della prigione. “Sono anche un elemento terapeutico… un programma antistress.”

E i risultati sono sorprendenti: mentre il tasso di recidiva nazionale in Repubblica Ceca raggiunge il 70%, quello di Jirice scende a un incredibile 17,2%.

Le giornate iniziano presto per Hejny e Kolar. In una fredda mattina nebbiosa, i due portano a spasso i cuccioli. Zeus, diligente, esegue i comandi come sedersi e dare la zampa, mentre Zirkon si dimostra più vivace, annusando qua e là con la coda che non smette di scodinzolare. “È un vero diavoletto, sarà dura” scherza Kolar, accarezzandolo mentre si siede su un letto nella casa della prigione. “Prendersi cura dei cuccioli ci rende felici – non ci sentiamo soli perché abbiamo qualcuno qui con noi.”

“In prigione incontri persone con cui non vuoi stare, ma con un cane vuoi sempre esserci, no?” aggiunge, con un sorriso.

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Da quando il progetto è iniziato, 12 cani sono stati addestrati a Jirice. Dopo un anno, vengono restituiti a un’organizzazione che li affida a persone non vedenti. “Il progetto è pensato per socializzare i cuccioli, insegnare loro ad amare le persone e farli abituare al mondo che li circonda”  spiega Farkas.

Durante l’addestramento, i detenuti portano i cuccioli a Praga, dove li abituano a metropolitane, scale mobili e centri commerciali, preparandoli al caos della vita urbana. “Non serve nemmeno una guardia. Ci fidiamo che non abusino della loro libertà”  aggiunge Farkas.

Per Kolar, che sarà libero nell’ottobre 2025, Zirkon rappresenta una nuova speranza. “Partiremo insieme,” dice con orgoglio. Hejny, che ha 14 mesi ancora da scontare, saluterà Zeus due mesi prima della sua scarcerazione. “Quando se ne andrà, sarò sicuramente triste. Così, quando uscirò, comprerò un cucciolo.”

Foto: Shutterstock

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