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Il tribunale francese respinge la richiesta di restituire la Monna Lisa ai “legittimi proprietari”

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Il famoso dipinto di Leonardo da Vinci. Foto: Wikipedia

Il massimo tribunale amministrativo francese ha respinto martedì una richiesta di risarcimento per il famoso capolavoro della Monna Lisa, presentata da un’associazione sconosciuta che afferma di rappresentare gli eredi del pittore Leonardo da Vinci.

La richiesta di International Restitutions – che sostiene di agire “per conto degli eredi del pittore” – sostiene che l’ex re francese Francesco I si appropriò del famoso dipinto nel 1519.

L’organizzazione, la cui sede e i cui direttori sono sconosciuti, ha affermato che il dipinto dovrebbe essere rimosso dal Museo del Louvre di Parigi e restituito ai suoi “legittimi proprietari”.

La Monna Lisa si trova al Louvre dal 1797.

L’Alta Corte ha definito la richiesta illegittima e ha ordinato all’associazione di pagare una multa di 3.000 euro (3.200 dollari) per procedimento “abusivo”.

Il tribunale ha anche stabilito che non spetta alla corte esaminare “decisioni” prese sotto la monarchia francese.

La Monna Lisa si trova in Francia dal 1516, quando Leonardo da Vinci passò sotto la protezione di Francesco I.

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Lasciata l’Italia, Leonardo da Vinci aveva portato con sé alcuni dei suoi dipinti, tra cui il ritratto della Gioconda, realizzato tra il 1503 e il 1506.

Offrì le sue opere al sovrano francese in cambio di una cospicua pensione.

Le opere entrarono nelle collezioni reali e non lasciarono mai la Francia.

Il Louvre, il museo più famoso del mondo, ha accolto quasi nove milioni di visitatori nel 2023.

Il presidente del museo ha dichiarato che l’80% di loro – 20.000 persone al giorno – ha sfidato la folla per intravedere l’enigmatico sorriso della Monna Lisa, spesso scattando selfie davanti al dipinto.

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