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Il robot subacqueo francese arriva vicino al relitto del Titanic  

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Una nave da ricerca francese dotata di un robot senza equipaggio in grado di effettuare ricerche in profondità è arrivata oggi vicino al relitto del Titanic per unirsi a una massiccia operazione di ricerca e salvataggio di un sommergibile disperso.

Con poche ore di ossigeno per le cinque persone a bordo del sommergibile Titan, la nave Atalante è arrivata a circa due chilometri (1,2 miglia) a sud del relitto del Titanic dopo le 08:00 GMT, secondo il sito web MarineTraffic.

Alle 09:00 GMT si stava muovendo verso ovest nell’Atlantico settentrionale a una velocità di cinque nodi, secondo il sito web di monitoraggio delle navi.

L’Istituto francese di ricerca per lo sfruttamento del mare (IFREMER), che gestisce la nave, aveva detto in precedenza che l’Atalante sarebbe arrivata alle 08:00 GMT dopo essere stata inviata d’urgenza dalla Francia martedì.

La nave trasporta il Victor 6000, un veicolo subacqueo a comando remoto (ROV) in grado di scendere fino a 6.000 metri di profondità.

Il relitto del Titanic si trova a una profondità di circa 3.800 metri, il che lo rende particolarmente difficile da raggiungere.

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Il sommergibile turistico Titan ha iniziato la sua discesa verso il relitto domenica mattina, perdendo il contatto con la sua nave appoggio in superficie due ore dopo.

A bordo c’erano il miliardario britannico Hamish Harding, il magnate pakistano Shahzada Dawood e suo figlio Suleman, l’amministratore delegato della società OceanGate Expeditions Stockton Rush e l’operatore sottomarino francese Paul-Henri Nargeolet.

In base alla capacità del sottomarino di contenere fino a 96 ore di aria di emergenza, i soccorritori stimano che oggi i passeggeri potrebbero esaurire l’ossigeno.

I soccorsi si sono concentrati sul tentativo di capire l’origine dei rumori subacquei rilevati nella tarda serata di domenica.

Rob Larter, esperto marino del British Antarctic Survey, ha dichiarato in una conferenza stampa di ritenere che il Victor 6000 sia la “principale speranza” per un salvataggio sottomarino.

Alistair Greig, professore di ingegneria marina presso l’University College di Londra, ha dichiarato che il Victor 6000 è dotato di due bracci manipolatori che potrebbero consentirgli di districare il Titano o di collegare un dispositivo in grado di farlo galleggiare in superficie.

Il robot è anche dotato di luci potenti, che consentono di vedere attraverso il torbido a tali profondità.

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Ma gli esperti hanno avvertito che i soccorritori dovrebbero sapere con precisione dove cercare Titan, cosa che al momento non sembra essere possibile.