Il Congresso degli Stati Uniti approva un enorme budget per la difesa da 886 miliardi di dollari per il 2024

Giovedì il Congresso degli Stati Uniti ha approvato un bilancio della difesa sbalorditivo di 886 miliardi di dollari per il 2024, estendendo anche un controverso sistema di sorveglianza elettronica all’estero ampiamente utilizzato dai servizi segreti statunitensi.

Il vasto disegno di legge sulla spesa, adottato dalla Camera dei Rappresentanti dopo il voto del Senato di mercoledì, prevede miliardi di dollari per “migliorare la deterrenza e la posizione di difesa degli Stati Uniti nella regione indo-pacifica” e contrastare la crescente influenza della Cina.

Il documento estende anche un programma di aiuti militari all’Ucraina, consentendo il rilascio graduale di 300 milioni di dollari per Kyiv.

Questa somma è molto inferiore ai 61 miliardi di dollari che i presidenti degli Stati Uniti e dell’Ucraina hanno chiesto al Congresso entro la fine dell’anno, un pacchetto gigantesco per armare l’Ucraina che è ancora in discussione.

Il disegno di legge proroga inoltre di alcuni mesi una legge che regola la sorveglianza elettronica all’estero di individui stranieri, ampiamente criticata dai gruppi per la tutela della privacy e che stava per scadere.

Il programma consente ai servizi di sicurezza statunitensi di condurre programmi di sorveglianza elettronica – anche attraverso lo spionaggio delle e-mail – di cittadini non statunitensi all’estero, senza richiedere un mandato giudiziario.

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Questa settimana il direttore dell’FBI Christopher Wray ha esortato il Congresso a rinnovare la legge, sostenendo che lasciarla scadere equivarrebbe a un “disarmo unilaterale”

Il nuovo bilancio prevede anche un aumento di stipendio del cinque per cento per il personale militare.

Il disegno di legge non include ulteriori misure proposte dai repubblicani per limitare l’accesso all’aborto per il personale militare e proibire al Pentagono di sventolare la bandiera dell’orgoglio LGBT nelle sue basi.

Il documento di oltre 3.000 pagine passerà ora sulla scrivania del Presidente Joe Biden per l’approvazione finale.