Una valanga di fake news ha travolto la Germania alla vigilia delle elezioni di domenica. Dallo stato d’emergenza mai dichiarato alle schede elettorali falsificate, passando per assurde teorie su bambini dell’asilo scortati dalla polizia, la propaganda online ha scatenato il caos. Ma chi c’è dietro? Berlino non ha dubbi: la Russia. E il partito che più sta beneficiando di questa ondata di disinformazione è l’Alternative für Deutschland (AfD), la formazione di estrema destra che continua a guadagnare consensi.
Come se non bastasse, a soffiare sul fuoco ci ha pensato Elon Musk. L’alleato di Donald Trump ha utilizzato la sua piattaforma X per attaccare i leader politici tedeschi e supportare apertamente l’AfD, contribuendo alla diffusione di teorie del complotto e notizie manipolate.
“L’obiettivo di queste operazioni di influenza è distruggere la fiducia nella democrazia, mettere in discussione l’integrità del processo elettorale”
, ha denunciato Maximilian Kall, portavoce del Ministero dell’Interno tedesco.
Secondo le autorità, dietro molte delle campagne online di disinformazione si nasconderebbe la rete Storm-1516, collegata al Cremlino. “Il processo elettorale libero in Germania è garantito e continueremo a smascherare prontamente la disinformazione”
, ha aggiunto Kall.
La strategia della paura: manipolare gli eventi per diffondere panico
Gli attacchi terroristici e gli episodi di violenza hanno fornito terreno fertile per alimentare la propaganda. Dopo l’orribile aggressione in cui un afghano ha accoltellato a morte un bambino di due anni in un asilo, un’immagine ha iniziato a circolare su Facebook: una poliziotta che accompagna un gruppo di bambini con la didascalia “I bambini dell’asilo hanno bisogno della scorta della polizia per uscire!”
.
La foto è stata rilanciata da un politico dell’AfD, generando panico e indignazione. Ma la polizia ha chiarito subito il fraintendimento: l’immagine era reale, ma scattata in tutt’altro contesto, durante una visita di una scuola materna a una stazione di polizia.
E non è tutto. Un post virale sosteneva che il cancelliere Olaf Scholz avesse imposto lo stato d’emergenza per rinviare le elezioni. Un altro, diffuso da un influencer vicino all’AfD, affermava che il presidente Frank-Walter Steinmeier avesse minacciato di annullare il voto, nonostante non ne abbia il potere. Musk, senza alcuna verifica, ha risposto al post bollando Steinmeier come “un tiranno anti-democratico”
.
Attaccare il voto per minare la democrazia
La strategia di disinformazione non si limita a generare panico: punta direttamente a minare la fiducia nel sistema elettorale.
Un messaggio su Telegram, visualizzato oltre 4.000 volte, affermava che votare fosse “illegale”
e invitava gli utenti a denunciare chiunque tentasse di recarsi alle urne. Una bufala basata su una falsa interpretazione di una sentenza della Corte Costituzionale del 2012.
Non sorprende che l’AfD, accreditata dai sondaggi con un 20% record, sia il partito più avvantaggiato da queste manipolazioni.
Un video circolato online mostrava schede elettorali di Lipsia da cui il nome del candidato dell’AfD sarebbe stato rimosso. Un chiaro segnale, secondo alcuni, che il sistema stesse cercando di penalizzare il partito. Ma la realtà era ben diversa: le schede vere includevano regolarmente il candidato AfD.
Anche un altro video, che sembrava mostrare schede a favore dell’AfD distrutte a Amburgo, sarebbe stato creato dalla rete Storm-1516, secondo il Ministero dell’Interno tedesco.
Numeri manipolati e sondaggi truccati
Non solo immagini e video: anche i numeri sono stati usati per ingannare gli elettori. Online sono circolati sondaggi che mostravano l’AfD come primo partito in Germania. Ma c’era un problema: quei dati risalivano alle elezioni regionali dell’anno scorso.
Nel frattempo, il principale partito conservatore CDU/CSU ha fatto scalpore a gennaio votando insieme all’AfD per approvare una mozione parlamentare contro l’immigrazione. Il fatto ha scatenato enormi proteste in tutta la Germania. Ma anche qui la manipolazione è stata dietro l’angolo: le immagini delle manifestazioni sono state modificate per far credere che fossero raduni a favore dell’AfD. Alcuni video addirittura mostravano folle esultanti… che in realtà erano spettatori di un concerto dei Coldplay!
I Verdi nel mirino della propaganda
Se l’AfD è stata la principale beneficiaria della disinformazione, il partito più attaccato è stato senza dubbio quello dei Verdi.
Un video virale su TikTok sosteneva che membri del partito avessero “assaltato il congresso dell’AfD”
nel dicembre 2024. In realtà, il filmato risaliva al 2018 e non c’erano prove che i manifestanti fossero sostenitori dei Verdi.
Annalena Baerbock, ministra degli Esteri e volto dei Verdi, ha lanciato un allarme: “L’odio online e la disinformazione rischiano di distruggere la democrazia”
.
Ora la grande domanda è: riusciranno i cittadini tedeschi a distinguere la verità dalle bugie quando domenica si recheranno alle urne?
Foto: AFP