Il girone C di questa prima giornata inizia con l’esito più clamoroso: l’Argentina, grande favorita del raggruppamento, oltre che tra le potenziali vincitrici del torneo, cade clamorosamente contro l’Arabia Saudita del tecnico transalpino Hervé Renard, confermatosi allenatore capace di incredibili imprese, come la vittoria delle due coppe d’Africa, la prima con lo Zambia nel 2012 e poi con la Costa d’Avorio nel 2015. Andati in vantaggio all’intervallo grazie al penalty realizzato da Messi, gli argentini hanno subito un l’incredibile rimonta da parte dei sauditi nell’arco di soli 5 minuti, con il cartellino timbrato dai due esterni di proprietà dell’Al-Hilal, Al Shehri e Al Dawsari. Da segnalare il gol annullato a Lautaro Martinez nel primo tempo.
L’altro incontro del girone ha visto affrontarsi quelle che sulla carta dovrebbero giocarsi il secondo posto, Polonia e Messico terminata 0 a 0. Polacchi traditi dalla propria stella, Robert Lewandowski, che al 58’ si è fatto ipnotizzare dagli undici metri dall’eterno Guillermo Ochoa
, al quinto mondiale consecutivo a pari merito di mostri sacri quali Messi e Ronaldo.
Il gruppo D, invece, ha messo subito in chiaro le cose: la Francia di Didier Deschamps, dopo un iniziale spavento, si è imposta per 4 a 1 in rimonta contro l’Australia. Nonostante le tantissime assenze, il divario tecnico era troppo ampio tra le due compagini. Da segnalare il gol dello juventino Rabiot, in stato di grazia nell’ultimo mese, e la doppietta di Oliver Giroud, che si dimostra efficace anche in zona gol e che con queste marcature raggiunge Thierry Henry
nella classifica dei top scorer della nazionale francese, con a referto 51 gol in 115 presenze.
L’altro match del girone ha visto invece incontrarsi Danimarca e Tunisia, che si sono divise la posta in palio pareggiando 0 a 0. Danesi che, dopo quanto di buono fatto agli scorsi europei, hanno in parte deluso, mangiandosi le mani per il gol sbagliato dall’ex Parma e Atalanta Cornelius
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