Perché Svetlana Muscat, una delle figure di punta della direzione carceraria, è stata misteriosamente allontanata dal Corradino Correctional Facility? Se davvero non ha fatto nulla di male, come afferma il governo, cosa si nasconde dietro questa mossa improvvisa? È lo scandalo che scuote il cuore della prigione più sorvegliata di Malta, e le domande si fanno sempre più pressanti.
Il deputato del Partito Nazionalista, Darren Carabott, non ha esitato a sollevare dubbi pungenti, incalzando il governo su una vicenda che sembra sempre più oscura. In una dichiarazione infuocata rilasciata sabato, Carabott ha colto al volo la notizia pubblicata dal Times of Malta
un giorno prima, secondo cui la polizia sta investigando proprio su Svetlana Muscat, la responsabile della strategia del carcere. Ma perché tanto mistero? Muscat è finita sotto i riflettori dopo che delle telecamere di sorveglianza hanno immortalato un incontro sospetto: un incontro tra Yorgen Fenech, noto detenuto in attesa di processo, e una persona nel suo ufficio. Cosa si sono detti?
La questione diventa ancora più torbida quando le autorità confermano al Times of Malta che Muscat è stata spostata dal suo incarico, trasferita in un altro settore pubblico. Ma se davvero non c’è stato nessun illecito, come si giustifica questo spostamento? Carabott non si trattiene e punta il dito contro il Ministero degli Affari Interni: “Se, secondo il Ministero degli Affari Interni, Sicurezza Nazionale e Lavoro, non ha fatto nulla di male, perché allora è stata trasferita in un altro ente?”
Questo, secondo Carabott, è solo un altro esempio del governo laburista che tenta di coprire scandali sotto una fitta coltre di silenzio. E non è tutto: il deputato sottolinea come le notizie su Muscat siano venute a galla solo grazie alla caparbietà dei giornalisti, che non hanno mai smesso di indagare, sollevando un caso originariamente portato alla luce dall’avvocato ed ex deputato Jason Azzopardi. “Il Partito Nazionalista richiede la massima trasparenza su quanto accaduto e chiede una spiegazione pubblica sugli eventi che hanno avuto luogo”, ha dichiarato Carabott, lodando inoltre i lavoratori del Corradino Correctional Facility “che vogliono vedere serietà, meritocrazia e trasparenza nel loro ambiente di lavoro”.
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