Il controverso uomo d’affari pakistano Shaukat Ali Chaudhry, presunto proprietario segreto della maggioranza di Vitals Global Healthcare, denuncia una grave violazione dei diritti umani: la legge maltese, infatti, non permette di contestare un’ordinanza di congelamento permanente dei beni. Ali, 73 anni, e sua moglie pakistana Shaukat Aasia Parveen, di 52 anni, sono sotto processo per corruzione e riciclaggio di denaro legati alla privatizzazione degli ospedali, accordo annullato da un tribunale l’anno scorso.
Entrambi si dichiarano non colpevoli nel processo presieduto dalla Magistrato Rachel Montebello, che ha stabilito “l’esistenza di prove sufficienti per procedere”
. Anche il figlio di Chaudhry, Asad Ali, è accusato di crimini relativi all’annullamento dell’accordo sugli ospedali, ma viene giudicato separatamente.
I procuratori sostengono che la famiglia abbia tratto profitto illegalmente dall’accordo, utilizzando le società controllate da Ali, Mount Everest FZ LLC e Global Assets Holdings. Ali si è dichiarato non colpevole delle accuse penali anche per conto delle sue società.
Durante l’udienza della coppia, l’accusa ha chiesto al tribunale di ordinare il congelamento dei beni di Ali fino a 30 milioni di euro e quelli di Aasia Parveen fino a 20 milioni di euro. Gli avvocati di Ali si sono opposti, sostenendo che “la questione relativa a tali ordini di congelamento dovrebbe essere decisa prima di accettare qualsiasi ordine di questo tipo”
.
Dopo le deliberazioni, il magistrato ha imposto un congelamento temporaneo dei beni di Shaukat Ali e sua moglie. Successivamente, il Procuratore Generale ha chiesto che l’ordine fosse trasformato in permanente. La coppia ha quindi fatto appello alla Giudice Edwina Grima, dichiarando che “ciò violerebbe i loro diritti umani a un processo equo e il loro diritto di godere della propria proprietà”. La legge maltese, hanno argomentato, “non offre un rimedio efficace a un ordine di congelamento permanente”
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La giudice si pronuncerà mercoledì, decidendo se rinviare la questione alla corte costituzionale. Gli avvocati dell’AG Francesco Refalo, Rebekah Spiteri e Shelby Aquilina, insieme al Sovrintendente Hubert Cini e all’Ispettore Wayne R Borg, hanno perseguito il caso. Gli avvocati Shazoo Ghaznavi e Jessica Formosa erano i difensori.
Foto: Matthew Mirabelli