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Malta

Public Service Expo: spese alle stelle, scoppia il caso in Parlamento

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Un evento pensato per celebrare il successo del servizio pubblico si è trasformato in un vero caso politico. I costi del Public Service Expo, tenutosi a maggio a Ta’ Qali, hanno superato ogni previsione, toccando la cifra impressionante di oltre 1,5 milioni di euro. Questo è ben più dei €680.840,38 inizialmente dichiarati dal primo ministro in risposta a una domanda parlamentare. La rivelazione è stata portata alla luce dalla deputata nazionalista Claudette Buttiġieġ durante un intervento infuocato in Parlamento.

“Ci sono volute 31 domande parlamentari per scoprire l’intera spesa di €1.531.051,78” , ha dichiarato Buttiġieġ, puntando il dito contro il primo ministro per aver fornito informazioni incomplete. Ha inoltre evidenziato che i dettagli sugli ordini diretti e sugli appalti non sono stati resi noti, alimentando sospetti sulla trasparenza dell’operazione.

L’esposizione, che si è svolta dal 15 al 17 maggio, ha coinvolto 18 ministeri per la copertura delle spese. Tra questi, il Ministero dell’Economia ha avuto la spesa più alta, con €70.926,00, seguito dal Ministero dell’Ambiente, che ha investito €62.490,00. Sul lato opposto, il Ministero delle Terre ha registrato il costo più basso, pari a €30.925,00. Tuttavia, il divario tra la cifra inizialmente dichiarata e quella reale ha scatenato un dibattito acceso.

“La mia domanda non riguardava quanto ha speso l’Ufficio del Primo Ministro, ma il costo totale dell’esposizione” , ha sottolineato Buttiġieġ, aggiungendo che la mancanza di chiarezza mina la fiducia dei cittadini nel governo. La deputata ha messo in guardia sui pericoli di una gestione poco trasparente del denaro pubblico, sollecitando risposte rapide e dettagliate.

Questa discrepanza nei dati ha portato a una riflessione più ampia sulla trasparenza finanziaria degli eventi pubblici, sollevando seri dubbi sulla gestione delle risorse statali. Le cifre emerse e la loro tardiva comunicazione non sono solo un problema tecnico, ma un sintomo di questioni più profonde sulla responsabilità e la fiducia nelle istituzioni.

Foto: [Archivio Times of Malta]

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