Una scena da brividi, una macchina sporca di sangue e un’azione disperata. Durante il processo per un brutale omicidio avvenuto nel 2017, un uomo ha confessato in aula di aver pulito il sedile dell’auto insanguinato del fratello, sopraffatto dal panico. “Non ero mai stato in una situazione del genere… ho pulito l’auto… e l’ho parcheggiata lontano”
, ha dichiarato davanti ai giudici, lasciando tutti senza parole.
Sul banco degli imputati ci sono Kurt Grech, 31 anni, conosciuto come in-Nemes, e suo padre Joseph Grech, 61, entrambi di Pietà. L’accusa è pesantissima: omicidio volontario. La vittima è Brandon Pace, un ragazzo di appena 21 anni, ucciso in maniera feroce il 2 aprile 2017 in Giovanni Barbara Street, Ħamrun. Ma la scia di violenza non si ferma qui: i due sono accusati anche di possesso illegale di coltelli, minacce e disturbo della quiete pubblica. Tra le persone prese di mira ci sarebbero la madre della vittima, Lisa Pace, e la sua compagna, Jessica Bilocca. Quest’ultima, che aveva un figlio proprio con Kurt Grech, avrebbe subito anche gravi ferite da arma da taglio per mano dell’ex compagno.
Non è finita. Joseph Grech, il padre, è accusato di aver minacciato con un coltello la sorella della vittima, Donna Pace, durante l’aggressione. Un processo che si trasforma in un intricato intreccio di violenza e paura.
Il colpo di scena arriva quando la giudice Consuelo Scerri Herrera ordina alla polizia di aprire un’indagine per falsa testimonianza nei confronti di tre testimoni. Le loro dichiarazioni, rese subito dopo l’omicidio nel 2017, sono risultate contraddittorie rispetto a quelle attuali. Un nuovo tassello che potrebbe cambiare il corso del processo.
A testimoniare giovedì sono stati anche i fratelli di Kurt Grech, Clint e Darren Grech, che hanno raccontato dov’erano e cosa stavano facendo al momento dell’omicidio. Hanno riferito di trovarsi all’ippodromo di Marsa, dove il loro cavallo aveva appena vinto una gara. Dopo la corsa, hanno riportato l’animale alla stalla.
Ma la tranquillità è durata poco. Darren Grech ha raccontato che, mentre erano ancora alla stalla, Clint ha ricevuto una telefonata dalla madre. Il suo volto si è fatto improvvisamente teso, come se fosse successo qualcosa di grave. Tuttavia, Clint Grech ha dichiarato di non ricordare affatto quella chiamata.
Al rientro a Pietà, una scena scioccante li ha accolti: la madre svenuta a terra e Kurt Grech coperto di sangue. In preda al panico, Darren Grech ha notato la Skoda amaranto parcheggiata in strada. Si è avvicinato e ha visto le macchie di sangue sul sedile. In quel momento, senza nemmeno pensare, ha deciso di agire.
“Ero nel panico totale. Non sapevo cosa fare… Ho pulito l’auto e l’ho parcheggiata lontano”
, ha ammesso davanti alla corte, lasciando tutti con il fiato sospeso.
Foto: Steve Zammit Lupi, 2 aprile 2017, Times of Malta