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Malta

Nuovo piano Abela: chi potrà ancora lavorare a Malta?

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Una nuova svolta per Malta: il governo sta per lanciare una politica rivoluzionaria che mira a ridurre l’impatto dei lavoratori stranieri sull’economia e sulla società. In un discorso infuocato durante un evento politico a Żebbuġ, il Primo Ministro Robert Abela ha promesso un cambiamento epocale per il Paese. “Stiamo lavorando per il bene di Malta, perché Malta viene prima di tutto” , ha dichiarato con determinazione.

Abela ha rivelato che il mercato del lavoro è ormai saturo e che l’afflusso di lavoratori stranieri è diventato “incontrollato”. Per questo, il governo sta preparando un piano per limitare l’ingresso solo ai lavoratori indispensabili. “Accetteremo solo chi è davvero necessario. Chi non serve, non entrerà” , ha affermato con fermezza.

Ma c’è di più. Abela ha annunciato che l’esecutivo sta spostando le sue priorità economiche: non solo far crescere il PIL, ma migliorare concretamente la qualità della vita dei maltesi. “Vogliamo servizi sanitari migliori, più spazi verdi, infrastrutture stradali efficienti e una gestione del traffico più intelligente. E non ci fermeremo finché non avremo un sistema educativo più forte” , ha detto, tracciando una visione chiara per il futuro del Paese.

Non sono mancate le stoccate all’opposizione. Il PN, ha detto Abela, “non ha una visione”, sottolineando che non è riuscito nemmeno a presentare un documento pre-bilancio adeguato. “La situazione sarebbe ridicola, se non fosse così seria. Immaginate se fossero al governo e dovessero elaborare un bilancio reale: rinuncerebbero subito” , ha concluso con un tono sarcastico.

Foto: Jonathan Borg

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