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Malta

Muscat avverte: senza una svolta sui progetti, Malta rischia di restare indietro

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Joseph Muscat, l’ex primo ministro che ha segnato un’epoca nella politica maltese, torna a farsi sentire con una richiesta esplosiva: il governo deve dare una “grande spinta” ai progetti infrastrutturali più ambiziosi e strategici. In un’intervista a Smash Radio, Muscat ha lanciato un appello per il futuro di Malta, richiamando l’attenzione sull’importanza di realizzare il manifesto elettorale laburista, definendolo “molto ambizioso”  e sottolineando la necessità di accelerare su certe opere chiave.

Lo scorso agosto, Jason Micallef, uno dei più stretti alleati di Muscat, è stato incaricato di garantire che questo piano audace venga portato a compimento. Ma Muscat avverte: “Come elettore, non voglio vedere il nostro paese restare indietro. Non vedo abbastanza slancio su certi progetti. Siamo già a metà legislatura. Alcune iniziative richiedono una spinta decisiva” .

L’ex primo ministro, in una riflessione critica ma diretta, ha ricordato che il successo del governo sarà misurato su quanto riuscirà a mantenere le promesse fatte agli elettori. E di fronte al crescente avvicinamento del Partito Nazionalista, Muscat non ha dubbi su quale debba essere la priorità del governo: “Mantenere le promesse fatte.”  Secondo Muscat, il PN non ha ancora trovato un’identità chiara, anche se riconosce al leader nazionalista Bernard Grech il merito di aver attratto nuove adesioni. Tuttavia, per Muscat, il cuore dei nazionalisti batte ancora nell’attesa che il presidente del Parlamento Europeo, Robert Metsola, prenda le redini del partito.

Muscat, però, è lapidario: anche questa attesa sarebbe vana. “La gente vedrebbe presto la realtà, proprio come è successo con l’ex leader PN Simon Busuttil,”  ha affermato con tono sicuro.

Parlando poi del bilancio, Muscat ha puntato l’attenzione su una misura che definisce “vitale”: la gestione delle bollette di energia e carburante. Ha lanciato un avvertimento deciso: qualsiasi governo che tocchi questi costi rischia di “crollare”. Ha poi ricordato episodi del passato: “Lo abbiamo già visto accadere a un governo laburista nel 1997 e a uno del PN nel 2013.”  Muscat ha quindi suggerito che il governo dovrebbe insistere nel sottolineare i benefici che derivano da questi sussidi sostanziosi, ritenendoli un punto di forza per la popolazione.

Nel corso dell’intervista, Muscat si è astenuto dal commentare alcune vicende legali a causa di un divieto imposto dal tribunale, ma ha apprezzato le recenti dichiarazioni del ministro della Salute, Jo Etienne Abela, che ha osservato come Malta avrebbe avuto vantaggi significativi da un certo progetto, se fosse stato realizzato con successo.

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Infine, l’ex primo ministro ha lanciato un messaggio chiaro al governo: Malta non deve esitare a collaborare con il settore privato per i grandi progetti di sviluppo. “Il governo non dovrebbe allontanarsi dall’idea di coinvolgere il settore privato per i progetti di grande portata” , ha concluso Muscat, lasciando intendere che queste alleanze potrebbero essere fondamentali per il futuro del paese.

Foto: [Archivio Times Of Malta]

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