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Malta

minaccia alla moschea di paola: l’escalation di odio sui social divide l’isola

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Un’inquietante minaccia e una marea di commenti carichi di odio: ciò che è accaduto dopo che un uomo ha ammesso di aver minacciato di far saltare in aria la moschea di Paola ha lasciato tutti a bocca aperta. La vicenda ha scatenato una tempesta sui social, dove decine di commenti sono scivolati nell’incitamento alla violenza e nella discriminazione. Ma cosa si cela dietro questo vortice di odio?

Jamel El Badawi, un cittadino libico di 43 anni, è stato il protagonista di questo incubo che ha scosso l’isola. Venerdì scorso, l’uomo ha ammesso di aver telefonato all’Aġenzija Appoġġ, lanciando una minaccia di morte: “Farò saltare in aria la moschea” . Ma ciò che più ha fatto scalpore non è stato solo il contenuto della minaccia, bensì la reazione che ha scatenato.

Mentre il tribunale processava El Badawi, sui social è esplosa una valanga di commenti disgustosi. Un utente ha scritto senza vergogna: “Avrebbe fatto un favore a tutti”, mentre un altro ha aggiunto: “Non gli terrò rancore”. Non sono mancati anche coloro che, con un cinismo scioccante, hanno esclamato: “J’Alla (se Dio vuole)” .

Ma non è finita qui. Molti utenti non si sono accontentati di commentare, arrivando a suggerire azioni ancora più gravi. Qualcuno ha proposto di demolire la moschea e di costruire in suo posto strutture alternative. “Avrebbe fatto la cosa giusta, e potremmo costruire case popolari per i maltesi” , ha scritto una donna, mentre un altro utente ha proposto addirittura un parcheggio e un parco giochi al posto del luogo di culto.

In risposta a questa escalation di odio, almeno una denuncia è stata presentata alle forze dell’ordine, chiedendo che vengano indagati i commenti che incitano alla violenza e all’intolleranza. Nel frattempo, El Badawi ha ricevuto una condanna: tre anni di libertà vigilata e una multa di 400 euro. Il giudice Nadine Sant Lia ha preso in considerazione la difesa dell’imputato, che ha affermato di essere stato sotto l’effetto di droghe al momento della minaccia.

La domanda che resta è: quanto i social media possano alimentare l’intolleranza, e quali conseguenze ha questo per una società che, come Malta, si trova a fare i conti con un’escalation di odio che rischia di lacerare il tessuto sociale?

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Foto: [Archivio Times Of Malta]
Video: [Archivio Times Of Malta]

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