Roberta Metsola scuote le fondamenta della politica internazionale al Concordia Summit di New York, con un messaggio che punta dritto al cuore della crisi mondiale: i leader devono riprendersi il centro politico, l’unico baluardo rimasto contro l’inarrestabile ascesa del populismo e dell’estremismo. Non ci sono giri di parole nella sua dichiarazione; Metsola, con la sua solita determinazione, non ha lasciato spazio a illusioni. “Credo che l’unico modo per sconfiggere il populismo, per contrastare l’estremismo che si radica così rapidamente, non sia affermare una superiorità morale o ignorarlo, ma offrire soluzioni. Soluzioni reali, pratiche, per affrontare le sfide che le persone vivono ogni giorno.”
Parole che rimbombano come un richiamo all’azione.
Durante il suo intervento a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Metsola ha messo in guardia contro l’arroganza politica e ha chiesto pragmatismo, concretezza, e soprattutto, l’abbandono di qualsiasi forma di pregiudizio. Il centro politico, ha affermato con forza, è l’unica strada per risolvere davvero i problemi che affliggono il mondo.
Ma il suo discorso non si è fermato qui. Ha tracciato una via chiara e precisa, indicando che il compromesso è necessario, ma i valori fondamentali non devono mai essere messi in discussione. Metsola ha spazzato via l’idea che la politica sia una battaglia dove uno deve necessariamente perdere per far vincere l’altro. “Possiamo raccogliere tutti i benefici della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale, garantendo al contempo che la nostra gente sia al sicuro online e che la libertà di parola sia protetta. Possiamo gestire i nostri confini senza perdere la nostra compassione,”
ha dichiarato senza esitazioni.
Con una visione audace e senza paura, ha ribadito che la crescita economica e la protezione ambientale possono camminare insieme, fianco a fianco, verso un futuro migliore. “Possiamo adottare politiche abbastanza ambiziose da affrontare il cambiamento climatico e abbassare i prezzi dell’energia, garantendo al tempo stesso che le politiche di decarbonizzazione funzionino per le nostre industrie, le nostre famiglie, i nostri agricoltori. Lo abbiamo già fatto. Possiamo farlo di nuovo. Meglio. Più velocemente.”
In una fase in cui le tensioni tra Europa e Stati Uniti sembrano sempre più evidenti, Metsola ha rilanciato l’importanza della cooperazione transatlantica, auspicando una rinnovata collaborazione per rafforzare le democrazie globali. “Distinti, ma insieme: questa è l’unica via da seguire.”
Un messaggio che suona come un appello alla solidarietà globale, in un’epoca di divisioni crescenti.
Guardando al futuro, Metsola ha delineato quelle che saranno le priorità strategiche dell’Unione Europea. Al centro: crescita economica, competitività e innovazione. Ma non solo. Ha fatto un forte appello per maggiori investimenti, sia pubblici che privati, nei settori più cruciali per affrontare le sfide di domani, come la tecnologia pulita, la farmaceutica, i trasporti e la produzione di microchip. “La nostra massima priorità sarà rivitalizzare le nostre industrie, promuovere la crescita economica, la competitività e l’imprenditorialità, creando posti di lavoro di qualità che dimostrino alle persone che la democrazia significa soluzioni tangibili.” Ha sottolineato anche la necessità di eliminare la burocrazia che soffoca le aziende e di rompere quelle barriere che, troppo a lungo, hanno frenato il progresso dell’Europa.
Il viaggio di Metsola non si ferma qui. Parteciperà anche alla sessione inaugurale dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e terrà un discorso di apertura durante la Clinton Global Initiative Spotlight Session, dove ancora una volta dimostrerà la sua capacità di guidare il dibattito internazionale verso soluzioni concrete.
Foto: European Parliament
Video: European Parliament