Un angolo di Mellieħa rischia di essere trasformato per sempre, e i residenti sono sul piede di guerra. Il progetto in discussione? Un colossale complesso turistico-residenziale che prevede una guesthouse da 26 camere, 28 appartamenti, piscine, spa, bar, palestra e perfino garage sotterranei. Il tutto su un’area verde finora incontaminata tra Triq is-Salib e Triq Salvu Camilleri.
Ma la comunità non ci sta. Sui social media, il gruppo Mellieħa Residents lancia un grido d’allarme: “Una proposta di queste dimensioni, con strutture turistiche incluse, devasterà per sempre questa zona residenziale”
. I timori sono molteplici: aumento di rifiuti, traffico congestionato, inquinamento acustico e luminoso, e un insostenibile carico sulle infrastrutture di base come elettricità e fognature.
Anche il sindaco di Mellieħa, Gabriel Micallef, si unisce al coro di proteste, puntando il dito contro la Lands Authority. “Stiamo parlando di un altro pezzo di terra incontaminata svenduto per soli €151.000 per costruire 28 appartamenti e una guesthouse da 26 camere. Non è un affarone?” scrive sarcastico sui social. Per Micallef, la soluzione è chiara: il governo deve intervenire e trasformare il terreno in un parco pubblico. “Se si trovano fondi per tutto il resto, si trovino anche per ridare questa terra al popolo,”
insiste.
Non sono solo i residenti e il sindaco a protestare. L’ONG Il-Kolletiv si scaglia contro “il sistema di valutazioni ridicolmente basse per vasti terreni pubblici che finiscono poi nelle mani dei costruttori”. E c’è di più: l’architetto del progetto, Gilbert Bartolo, è il fratello del ministro del Turismo, Clayton Bartolo. “Forse questo spiega perché il ministro non ha mosso un dito in difesa dei residenti di Mellieħa Heights,”
insinua l’ONG.
Anche l’opposizione fa sentire la sua voce. L’MP Ivan Castillo denuncia il fallimento del progetto governativo Project Green, accusato di avere un budget di 700 milioni di euro ma di vendere comunque spazi verdi pubblici per nuovi sviluppi. “Un’altra area pubblica svenduta, un’altra occasione persa per creare spazi verdi per la comunità,”
tuona Castillo, annunciando l’avvio di una petizione parlamentare per bloccare l’affare.
Nel frattempo, né il costruttore né il ministro Bartolo hanno rilasciato dichiarazioni.
Foto: PA Website